Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Lagonegro, comune della Basilicata, guidati dalle parole del sindaco Salvatore Falabella.
“Di esso fu scritto: «Quem Nerulum dixere, Lagus post nomine niger | Iamdiu Lucanis, quae sibi fama Liber» (Trad.”Qualcuno parlò di Nerulum, Lago con Nero nel nome. Già da tempo dei Lucani, i quali avevano la fama di essere bagnati dal lago“), ma l’esser colà l’antica Nerula fu contraddetto dai moderni topografi, e la mutazione in Lacus Liber, non fu ritenuto dagli stessi cittadini. Vuolsi invece fosse sorta all’epoca Longobarda ed il nome avesse tolto da un lago o stagno formato dal Tanagro detto pur Negro.”
Alcuni topografi non credono che la moderna cittadina di Lagonegro sia effettivamente l’antica Nerulum latina, al contrario, il sito originale di Nerulum potrebbe trovarsi sotto l’odierno comune lucano di Castelluccio Inferiore. Si crede che la città prendesse il nome da un lago formatosi dal fiume Tanagro, e da lì l’insediamento longobardo prese il nome di Lagonegro.
Un’altra ipotesi sostiene, invece, che nell’antica città di Nerulum (termine di origine osca che significa fortezza), si insediarono alla fine del VI sec. d.C., i Longobardi chiamandolo “Lakar/Lagar Nerulum”. Lakar/Lagar significa postazione, accampamento, luogo fortificato. Successivamente il termine longobardo si è trasformato in lacus e poi lago, mentre il termine Nerulum ha perso il precedente significato e si è mutato nel colore nero. A sostegno di questa tesi c’è l’evidenza che in svariate decine di località dove è stata attestata la presenza dei Longobardi, ed è altresì verificata l’impossibilità orografica dell’esistenza di una raccolta d’acqua (come per Lagonegro ed almeno altre 60 località nella sola Basilicata), risultano toponimi derivati da lagar/lakkar come ad esempio: Lago (CS), Lago contrada di Diamante (CS), Lago contrada di Fardella (PZ), Piano Lacco località di Francavilla in Sinni (PZ), Casteldilago (TR), Lagorano oggi Langhirano (PR) etc.
Luoghi di interesse ed attività a Lagonegro
I più importanti monumenti ed edifici sacri dell’antichità furono i templi dedicati agli dei romani dove da ruderi in via G. Aldino in pieno centro storico sorge la chiesa “del Rosario” che prende il posto ad un tempio dedicato a Giunone, divinità romana moglie di Giove, dea del matrimonio e del parto. Nell’Evo Antico tra il IX e il X secolo si edificò nel borgo antico la prima grande costruzione cristiana, la Concattedrale di San Nicola sull’apogeo del castello, susseguita dagli eremi basiliani come Santa Maria degli Angeli. Nell’epoca rinascimentale soprattutto per la folta e potente presenza clericale e delle famiglie nobiliari a partire dal XVI secolo ci fu una diffusa costruzione di chiese e un ospedale da parte dei Cavalieri Ospitalieri, chiamati anche “Cavalieri di San Giovanni”, con chiesa annessa nella parte più bassa della città intitolata a San Giovanni. Il retaggio è considerevole in rapporto ai residenti: 33 chiese poste tutte nel centro e nel borgo antico senza considerare le strutture delle frazioni e quelle moderne, tra queste spicca la chiesa “Dorico barocca” di S. Anna del XVII secolo, monumento Nazionale. In evidenza sovrasta il centro storico la sopra citata Concattedrale della diocesi omonima chiesa di San Nicola al castello, la chiesa del “Purgatorio”, la chiesa di origine templare della “Candelora”. Poi ancora del “Crocifisso”, del “Carmelo” dell’Assunta e alle opere d’arte in esse custodite. Insieme alle croci monumentali del castello e di piazza Bonaventura Picardi. Tra le opere d’arte rinascimentali “monumentali civili” più importanti e imponenti si annoverano alla lunga lista Palazzo Corrado diventata sede museale; e quelle dell’epoca Napoleonica “Palazzo di città” sede comunale e la suggestiva Fontana Gioacchino Murat.
Piatti e prodotti tipici di Lagonegro
“Fasul e pistiddi” è un piatto tipico della gastronomia della Basilicata, diffuso in tutta la regione e in particolare nella zona di Lagonegro.