Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Battipaglia, comune della provincia di Salerno in Campania, guidati dalle parole della sindaca Cecilia Francese.
Battipaglia è celebre per la produzione di mozzarella di bufala e costituisce uno dei centri agricoli più produttivi della piana del Sele – di cui è inoltre il principale polo industriale e ferroviario. Colonizzata anticamente da greci e romani assieme alla vicina Eboli (del cui territorio Battipaglia ha fatto parte fino al 28 marzo 1929), durante la seconda guerra mondiale fu soggetta a ripetuti bombardamenti dell'aviazione alleata nell'ambito dell'operazione Avalanche, seguendo poi un poderoso sviluppo demografico, agricolo e industriale nel dopoguerra. l toponimo comparve per la prima volta in un documento del 1080 del Ducato di Puglia e Calabria, in cui la signoria normanna notificava il possesso dei terreni tra il Sele e il Tusciano alla diocesi cattolica salernitana.
Si ritiene generalmente che Battipaglia costituisca un'unione dei termini batti e paglia, riferendosi all'attività di battitura del grano e della paglia dei contadini locali. Altre teorie sono quelle della derivazione del toponimo da Baptipalla, che starebbe ad indicare un luogo consacrato alla divinità ctonia etrusca Voltumna, oppure dai termini bapti e palea, ossia "luogo anticamente sommerso dalle acque".
Prodotto tipico di Battipaglia è la mozzarella di bufala campana. Il territorio, grazie all'irrigazione diffusa dei campi tramite condotte idriche a pressione, permette numerose e moderne attività agricole, anche con coltivazione intensiva. Sono inoltre diffusi frutteti e serre, che rendono l'area battipagliese una delle principali in Italia per produzione di insalate imbustate (c.d. quarta gamma) e la principale per coltivazione di rucola.
Quella battipagliese è zona di produzione, tra gli altri, dei seguenti prodotti:
© CN MEDIA S.r.l. – C.F. e P.IVA 04998911210 – R.E.A. n. 727803