In questo appuntamento di "Saluti da Kiss Kiss", rubrica in onda dal lunedì al sabato su Radio Kiss Kiss, facciamo tappa a Barga, caratteristico borgo della Toscana in provincia di Lucca. È il centro più popoloso della Media Valle del Serchio.
Ma scopriamo meglio questo incantevole comune!
Perché si chiama così?
L'etimologia del nome Barga è incerta. Secondo alcuni deriverebbe da Lucio Barcolio, lucumone di Luni. Altri, invece, sostengono che il nome provenga da Bargena, città della Tunisia, i cui abitanti, giunti in Italia con Annibale, si fermarono nelle terre toscane per poi fermarsi.
Cosa vedere a Barga?
Cosa fare a Barga?
Barga è un comune circondato da boschi ne cuore della Media Valle del Serchio. Infatti, la porta Macchiaia è chiamata così perché apre alle grandi macchie e ai boschi dell'Appennino. La Pania della Croce, alta quasi duemila metri, è la quarta vetta delle Alpi Apuane ed è molto frequentata dagli escursionisti.
Casa Pascoli: in località Castelvecchio venne costruita intorno alla metà del Settecento dalla famiglia Cardosi Carrara e fu residenza di Giovanni Pascoli dal 1895 al 1912. La casa conserva ancora gli arredi, gli spazi e i manoscritti del poeta. Annessa alla villa sorge la cappella dove Pascoli è sepolto.
Caratteristica la Red telephone box, una cabina rossa telefonica, proprio come quelle inglesi, adibita a piccola biblioteca e punto lettura.
Cosa mangiare a Barga?
Il dolce tipico natalizio di Barga?
I Biscotti Befana sono dei biscotti di pasta e marzapane con un tocco di alchermes che dà una colorazione rosata. I biscotti vengono poi pinzettati sul bordo con piccole mollette per abbellirli.
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Curiosità su Barga
In Good Morning Kiss Kiss è intervenuto il sindaco di Barga, Caterina Campani:
«Inizierei la visita dalla Casa di Giovanni Pascoli, che è una casa-museo e direi simbolo per eccellenza di Barga. La casa ha la caratteristica di essere rimasta intatta dalla morte del poeta. Entrare nella casa-museo è come fare un salto indietro nel tempo. Stiamo anche facendo importanti lavori per ospitare un centro studi, che speriamo di inaugurare nel prossimo anno. Accanto alla casa c'è la cappella dove è sepolto il poeta insieme alla sorella. Nello splendido giardino il 10 agosto facciamo sempre un bellissimo evento, omaggio a Pascoli. Il centro storico è stupendo, il Duomo ha una storia millenaria e da lì c'è un panorama meraviglioso. La Porta Reale è la porta principale del centro storico, ma c'è anche porta Macchiaia che affaccia su un lato di Barga molto caratteristico. Inoltre, dopo grandi lavori abbiamo recuperato l'acquedotto e le mura con nuova illuminazione. A Barga c'è anche il Teatro dei Differenti, che abbiamo riaperto dopo le chiusure causa covid. Il dolce tipico natalizio è il biscotto della Befana. L'Epifania è una giornata molto sentita per la nostra popolazione, c'è una grande tradizione, con persone che si travestono. La ricetta dei biscotti della Befana si tramanda nelle famiglie barghigiane di generazione in generazione e la cui origine si perde in tempi lontani. Sono biscotti di pasta e marzapane, si usa l'alchermes per dare una colorazione rosa e si pinzettano con piccole mollette.»
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