Questa mattina , in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di miopia con il dottor Matteo Piovella, presidente SOI – Società Oftalmologica Italiana.
Buongiorno dottore! È stato lanciato questo appello: entro il 2050 metà della popolazione mondiale potrebbe soffrire di miopia. È d’accordo? È allarmismo?
«Buongiorno a tutti voi! È un’evoluzione dei dati. Attualmente, nel nostro paese, il 25% delle persone, quindi circa 15 milioni, sono miopi. E questo è un dato stabilizzato nel tempo. Sta aumentando nei paesi asiatici, dove nei teenager, perché questa è l’età, dagli 8 ai 14-15 anni, c’è un’evoluzione della miopia, che si diffonde sempre di più. Però attenzione: c’è una miopia “buona” e una miopia che può dare dei problemi. La dividiamo in miopia lieve, fino alle tre diottrie, media fino alle sei, e il problema arriva dalle sei diottrie in su. Perché una piccola percentuale, il 5% delle diottrie elevate, può sviluppare tutti gli effetti secondari dovuti a una miopia molto elevata. Quindi siamo concentrati a cercare di impedire, dando le informazioni e le regole, questa miopia elevata.»
Allora chiediamo questo: quali sono le cause e come prevenire?
«Prima di tutto, il problema principale è un fattore genetico. Noi abbiamo riscontrato che ci sono ben 250 geni nei cromosomi che sono in qualche modo orientati nell’affermazione della miopia. Però abbiamo individuato dei comportamenti, soprattutto nei ragazzi. Al di là che la miopia può venire anche in giovanissima età, la nostra concentrazione di prevenzione è dai 6-7 anni fino ai 14 anni, che è l’età dello sviluppo caratteristico della miopia.»
Ho un bambino di otto anni, quindi la ascolto proprio con la penna in mano.
«Prima di tutto è importante effettuare delle visite oculistiche. La Società Oftalmologica Italiana dice di effettuarle alla nascita, entro i tre anni d’età, il primo giorno di scuola, e dagli 8 ai 13-14 anni. Questa è la cosa fondamentale. I comportamenti sono molto semplici, li abbiamo individuati da poco. Fare una vita normale, all’aria aperta e non costruita all’interno delle case o tutto digitale. Perché è stato studiato che basta un’ora al giorno alla luce del sole all’aperto, e da noi in Italia non è un problema, è solo una questione di organizzazione. Più tempo si passa all’aria aperta, meno si concentra la focalizzazione da vicino che ci crea delle difficoltà. In più, fortunatamente la luce del sole è un tonificante per impedire l’allungamento dell’occhio. Ci sono una serie di sostanze che vengono in interazione con la luce del sole. Vi ricordo ad esempio, anche se non c’entra niente, la vitamina D, che per diventare attiva ha bisogno della luce del sole. Noi siamo molto sofisticati, quindi abbiamo anche creato delle positività per arginare questo fenomeno. È importante capire che la miopia, se la si ha da sé e se diventa importante, siccome è dovuta a un allungamento del bulbo oculare, ovvio che la retina non è molto elastica, e questo stiramento può comportare delle problematiche. Oggi conosciamo il problema e dobbiamo dare un sostegno soprattutto ai bambini e ricordare una cosa per il digitale. C’è tanta polemica, ma ormai il mondo è cambiato. Prima di tutto, come facevano le nostre mamme che ci allontanavano dalla televisione, il nostro tablet o il nostro telefonino teniamolo un po’ distante, non proprio vicino a dieci centimetri. E ogni venti minuti ci fermiamo e mettiamo a fuoco per un minuto. È come rilassare i muscoli durante un allenamento di corsa. È molto efficace.»
Grazie dottore!
«Grazie a voi!»