Ci sono patologie delle quali sentiamo parlare, ma che in realtà non conosciamo. Il Mieloma
Multiplo è una di queste. A fare chiarezza sul tema, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, è stato il dott.
Massimo Gentile, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ematologia dell’Azienda
Ospedaliera Annunziata di Cosenza. Sabato 1 Aprile, in occasione delle Pillole di Salute realizzate
dal network editoriale PreSa – Prevenzione e Salute, il dott. Gentile ha spiegato che il Mieloma
Multiplo è un tumore del sangue. O, per la precisione, del midollo osseo.
PLASMA CELLULE
È dovuto alla proliferazione, quindi alla crescita incontrollata, di una particolare famiglia di cellule
che si chiamano plasmacellule. Queste plasmacellule, normalmente, hanno il compito di produrre
gli anticorpi, ovvero le proteine che ci difendono dalle infezioni. Nel caso del Mieloma Multiplo si
crea una sorta di corto circuito. Fortunatamente, si tratta di una malattia rara. Basti pensare che
rappresenta circa il 2 per cento di tutti i tumori che si osservano, tra quelli solidi e quelli del
sangue. Gentile ha ricordato che le nuove diagnosi sono tra le 4 e le 6 su 100.000 abitanti ogni
anno.
ETÀ AVANZATA
Il Mieloma Multiplo è una malattia che il più delle volte riguarda persone che hanno superato i 70
anni, quindi una patologia più frequente nell’età avanzata. Sempre lo specialista ha spiegato che
solo in un 10 per cento dei casi, quindi in una piccola percentuale, il Mieloma Multiplo colpisce
persone con meno di 50 anni.
SINTOMI E DIAGNOSI
Ma come viene fatta la diagnosi? Come spesso accade per le malattie che nelle prime fasi sono
silenti, spesso si arriva alla diagnosi un po’ per caso. Circa il 30 per cento dei pazienti se ne accorge
facendo analisi di routine. Campanelli d’allarme possono essere valori di emoglobina ridotti, livelli
di calcio elevati o insufficienza renale. C’è poi un’analisi delle urine, l’elettroforesi delle proteine,
che consente di arrivare ad una diagnosi.
DOLORE
Anche il dolore può essere un sintomo, ricorda il professor Gentile. In alcuni casi, il
malfunzionamento di queste proteine causa danni alle ossa, provocando dolore o, nei casi
avanzati, addirittura delle fratture. Infine, ultimo campanello d’allarme, sono le infezioni. La buona
notizia è che oggi esistono molte terapie per affrontare la malattia. Nessuna riesce ancora a
guarirla, ma si riesce a cronicizzarla. Il Mieloma Multiplo è il tumore per il quale, negli ultimi 10
anni, si è avuto il maggior numero di autorizzazioni al trattamento da parte di AIFA. Oggi, conclude
il dott. Gentile, riusciamo a portare il paziente verso un periodo più o meno lungo di remissione.
Solo in alcuni casi selezionati si può procedere con il trapianto allogenico, che può portare a una
guarigione.