Tiziano Ferro: “In Italia siamo indietro sui diritti. Io a Sanremo? In tv rendo al 70%”

In una recente intervista, Tiziano Ferro ha toccato vari argomenti, partendo dal tour, passando per i diritti in Italia e finendo con Sanremo.

Il cantante laziale si è raccontato per Repubblica, .

Il album nuovo, Il mondo è nostro, che sta facendo un gran successo, la felice vita a Los Angeles con il marito Victor e i figli Margherita e Andres, un tour in fase di preparazione: per Tiziano Ferro il 2023 sarà l'ennesima sfida.

Ma che momento è per l'autore di Addio mio amore? "Un periodo inaspettato, sono sei anni che non preparavo un tour. Provo l’entusiasmo che avevo da ragazzino."

Un tour che, come è normale che sia, non avrà l'aspetto di quello che Tiziano Ferro progettava prima dei vari lockdown. Ci saranno canzoni mai fatte dal vivo, come Accetto miracoli, così come ci saranno tantissimi sold-out. La fede dei fan che hanno tenuto il biglietto per anni ha commosso l'artista, così come il ricordo di Raffaella Carrà, sua grande amica.

"La sua morte è stato uno dei dolori più grandi, era come una persona di famiglia. Abbiamo passato tanto tempo insieme a Madrid. Stava iniziando a registrare la seconda stagione di A raccontare comincia tu e doveva venire a Los Angeles per intervistarmi, vincendo la paura del volo. La aspettavo, non mi ha mai detto nulla della malattia. Quando le ho fatto ascoltare Raffaella è mia, a metà inciso è saltata sul tavolino. Temeva fosse una lagna, voleva vedere lo stadio che salta." - ha confessato il cantautore.

Ferro si è poi abbandonato a un lungo racconto del suo periodo di depressione, una condizione in cui pensa di essere stato fin da quando era bambino. Per lui, parlare del malessere è di fondamentale importanza, così come provare a non sentirsi in colpa e difettosi, perché non è la verità.

Il cantante di Sere Nere si diverte tanto con i suoi figli, ma senza viziarli: "La disciplina è la forma d’amore più grande che puoi dare ai tuoi figli. Ma non puoi farli vivere in un mondo silenzioso. Io li ho schiaffati in mezzo alle persone, alle 19.30 vanno a dormire vicino alla sala dove riceviamo gli amici. Sono abituati. La loro vita gira intorno alla nostra."

Sul tema dell'adozione e dei diritti civili in Italia, però, i sorrisi lasciano spazio all'amarezza. "Siamo indietro su tutto, chi vuole adottare ci mette dieci anni, non è questione di gay o non gay. Fratelli di miei amici vanno in Spagna per darsi un’occasione, non penso solo agli omosessuali, ma anche agli eterosessuali. Si rende complessa la vita di persone che comunque faranno quello che vogliono. Gli italiani non li fermi. Ognuno ha diritto alla propria felicità."

Infine, torna l'annosa questione del Festival di Sanremo, a cui Tiziano Ferro non ha mai partecipato da concorrente, ma solo da ospite. "Questo Sanremo l’ho guardato perché ero in Italia: mi sono piaciute tantissime canzoni. Però è troppo lungo, inizio ad avere un’età, se fossi il presentatore proverei a finire un po’ prima. Quando si accende una telecamera rendo, non dico al 50%, ma al 70%, mentre sul palco in concerto posso dare il massimo. La tv mi castra, l’idea di far ascoltare una canzone la prima volta a Sanremo mi crea un’ansia che non riuscirei ad affrontare. Però mi piacerebbe."

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