Thundercat ricorda Sam Rivers: “Nessuno suonava come lui”

Il bassista Thundercat rende omaggio a Sam Rivers, sottolineando l'importanza del suo contributo musicale e l'influenza sui musicisti contemporanei.

Dopo la morte di Sam Rivers, storico bassista e cofondatore dei Limp Bizkit, scomparso il 18 ottobre 2025 a soli 48 anni, il musicista Thundercat — al secolo Stephen Bruner — ha voluto rendere omaggio al collega in un’intervista a Rolling Stone, definendo la sua influenza “necessaria da raccontare”.

Rivers aveva appena diciannove anni quando la band di Jacksonville pubblicò il debutto Three Dollar Bill, Y’all nel 1997. Da allora, fu una presenza costante nei momenti più cruciali (e controversi) della carriera dei Limp Bizkit, dal successo mondiale di Significant Other fino all’esplosione di Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water.

“Ogni canzone su cui ha suonato era speciale,” ha detto Thundercat. “Non c’erano brani da saltare. Ogni linea di basso di Sam aveva una forza particolare.”

L’impatto di Sam Rivers e l’era “nu metal”

Per Thundercat, Rivers fu uno dei “meccanici della nostra infanzia”. Cresciuto a Los Angeles, il bassista americano ricorda l’impatto dei Limp Bizkit come qualcosa di rivoluzionario: “Limp Bizkit erano un gruppo innovativo, con un suono unico. Nessuno stava facendo ciò che facevano loro: rap, canto, urla, groove e rabbia insieme. Erano fuori da ogni schema.”

L’etichetta “nu metal”, spesso associata alla band di Fred Durst, Wes Borland e John Otto, secondo Thundercat riduce la loro portata: “È come mettere la musica in una scatola. Ma i Limp Bizkit non potevano essere confinati. Hanno ridefinito ciò che poteva essere la musica rock, pop e hip-hop alla fine degli anni ’90.”

Un suono che ha ispirato una generazione

Thundercat ricorda perfettamente la prima volta che sentì Rivers: “Fu con Nookie. Tutti ascoltammo quella linea di basso per la prima volta e restammo colpiti. Era potente e ipnotica.”
Quel suono, spiega, richiamava per lui l’energia di Sly di Herbie Hancock, ma con un’aggressività completamente nuova. “Quando Limp Bizkit arrivarono, non esisteva nulla di simile. C’era un vuoto, e loro lo riempirono con qualcosa che cambiò tutto.”

Il basso come cuore pulsante

Dopo la morte di Rivers, la band lo ha definito “il battito cardiaco dei Limp Bizkit” — una definizione che Thundercat fa propria: “Il bassista e il batterista sono come il motore di un’auto. Se funziona bene, tutto il resto vola. Sam era quel motore. Suonava come l’acqua: poteva essere fluida, poi esplodere, poi modellare montagne.”

Una lezione di libertà musicale

Per Thundercat, che oggi è noto per la sua capacità di fondere jazz, R&B, elettronica e hip-hop, l’influenza di Rivers è stata decisiva: “Senza dubbio, il suo modo di suonare ha influenzato la mia musica. Mi ha insegnato che si può essere liberi, che non serve seguire le regole.”

E aggiunge una riflessione più ampia: “Ogni generazione ha i suoi artisti che vengono criticati, sottovalutati. È successo al jazz, poi al rap. Anche Limp Bizkit hanno subito questo. Ma alla fine, hanno mostrato cosa significa lavorare duro e restare autentici.”

L’eredità di Sam Rivers

Per Thundercat, Rivers è stato molto più che un bassista: “Era una leggenda. Aveva un suono inconfondibile, e chiunque lo ascoltasse sapeva che era lui. Il mondo era migliore con Sam qui.”

Conclude ricordando il legame affettivo con la band: “Io e i miei amici ancora oggi urliamo le loro canzoni, a volte ironicamente, a volte no. È parte della nostra infanzia, della nostra generazione. La musica dei Limp Bizkit ci ha insegnato che si può cambiare tutto — che si può essere diversi e fieri di esserlo.”

Con parole sincere e un profondo rispetto, Thundercat sintetizza ciò che Sam Rivers ha lasciato dietro di sé: un basso capace di scuotere una generazione, e un’eredità che continua a risuonare.

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