Tananai e i Baustelle insieme in ‘Pugili impazziti’: testo e significato del nuovo singolo

Il cantautore milanese e la storica band collaborano in un nuovo brano che unisce le loro sensibilità artistiche.

Due generazioni della musica italiana si incontrano in “Pugili impazziti”, il nuovo singolo nato dalla collaborazione tra Baustelle e Tananai, pubblicato il 24 ottobre 2025. Una canzone che mescola l’eleganza malinconica della band toscana con l’immediatezza emotiva del cantautore milanese, generando un dialogo inedito tra pop e indie italiano.

Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, definisce il brano «una canzone d’amore disperato, l’amore di qualcuno che si è perso dentro un mondo inospitale». La collaborazione nasce da un reciproco rispetto artistico: «Tananai è uno dei più bravi artisti pop che abbiamo in Italia», spiega Bianconi. Prima di questa produzione ufficiale, i due si erano già incontrati sul palco dell’Unipol Forum di Milano nel novembre 2024, durante una performance di Charlie fa surf. Su Instagram i Baustelle hanno annunciato così il nuovo singolo: 

“Ecco a voi “Pugili impazziti”. A chi si sente perduto nel mondo, a chi pensa di fare la rivoluzione ma gira a vuoto, a chi si blocca dopo il primo disco e a chi avrebbe voglia di bloccarsi per sempre, a chi non ha una casa, e a chi la casa ce l’ha ma ha il cuore disperato come se non ce l’avesse.
Con amore, F, R, C e T

Testo e immagini poetiche

“Pugili impazziti” è costruito su immagini forti e spesso contrastanti, che raccontano smarrimento e lotta, vulnerabilità e amore come terreno di confronto:

Io sono il cane che si perde nello spazio
Il primo bacio, l’ultimo imbarazzo
E sento nel gran casino che mi scoppia dentro
Un attentato fatto a sangue freddo
E in questo mondo indifferente perdo di certo

Abbracciami, se anche tu con me sei figlio di
Una notte di proiettili
In un teatro di possibilità
Guardaci, per l’amore Dio perdonaci
Per averlo ucciso senza pietà
Per averlo maltrattato con ferocia come pugili impazziti sul ring
Siamo aperti in due da tagli come praterie

Noi siamo le crepe che si aprono sul ghiaccio
Il timbro del locale sul tuo braccio
Noi oggi parliamo di sold out e poi crolliamo
Per la rivoluzione sul divano
Dimenticando che dimentichiamo

Abbracciami, se anche tu con me sei figlio di
Una notte di proiettili
In un teatro di possibilità
Guardaci, per l’amore Dio perdonaci
Per averlo ucciso senza pietà
Per averlo maltrattato con ferocia come pugili impazziti sul ring
Siamo aperti in due da tagli come praterie
Questo è il bello dentro gli agonismi e le agonie
Sputi in faccia da lavanderie (Sputi in faccia da lavanderie)
Dove non c’è casa è casa mia
Tagli aperti come praterie (Tagli aperti come praterie)
Dove non c’è casa è casa mia

Le immagini si alternano tra ferite personali e metafore sociali, tra assenza e ricerca di casa, fino a creare un quadro emotivo intenso: “Dove non c’è casa è casa mia” diventa simbolo di resilienza e appartenenza a se stessi, anche in condizioni precarie.

Significato: l’amore come arena

“Pugili impazziti” esplora l’amore non come rifugio sicuro, ma come campo di battaglia. Ogni rapporto, ogni legame, diventa una sfida, un duello in cui si mescolano dolore, desiderio e speranza. Il testo guarda anche alla società contemporanea, con riferimenti alla generazione che sogna cambiamento ma spesso resta inattiva:

“Noi oggi parliamo di sold out e poi crolliamo / per la rivoluzione sul divano.”

In questo scenario, il brano si rivolge a chi si sente perso nel mondo, a chi ha ferite interiori e cerca qualcuno con cui condividerle, a chi trasforma la propria fragilità in forza emotiva.

Conclusione

Con “Pugili impazziti”, Baustelle e Tananai dimostrano che l’incontro tra universi musicali diversi può generare qualcosa di più grande della somma delle parti: una poesia contemporanea sulla lotta, sull’amore e sulla fragilità umana, capace di parlare al cuore di chi si sente smarrito ma desidera ancora connettersi.

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