Rašid Nikolić contro Lucio Corsi: “Parla di zingari che rubano bambini”

Il marionettista rom Rasid Nikolic critica il testo della canzone di Lucio Corsi.

Altalena Boy

La sua carriera musicale di Lucio Corsi inizia con la pubblicazione di due EP nel 2015, “Altalena Boy” e “Vetulonia Dakar”, successivamente raccolti nell’album “Altalena Boy/Vetulonia Dakar”. Nel 2017, Corsi pubblica “Bestiario musicale”, consolidando la sua presenza nella scena musicale italiana. La sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025 con il brano “Volevo essere un duro” gli ha valso il secondo posto e il Premio della Critica “Mia Martini”, aumentando significativamente la sua notorietà. 

La critica di Rašid Nikolić

Recentemente, Corsi è stato al centro di una polemica riguardante il brano “Altalena Boy” del 2015. La canzone contiene la frase: “L’hanno preso gli zingari e l’han portato in un campo fuori Roma”. Questa espressione ha suscitato critiche da parte di Rašid Nikolić, marionettista rom e attivista, che ha accusato il cantautore di alimentare stereotipi dannosi per la comunità rom. Nikolić ha affermato che termini come “zingari” perpetuano pregiudizi e discriminazioni, chiedendo a Corsi di modificare il testo o di escludere la canzone dalle esibizioni future. La richiesta di Nikolić è stata formalizzata in una lettera inviata a Corsi il 26 febbraio 2025, nella quale si sottolinea l’importanza di evitare la diffusione di stereotipi negativi attraverso la musica. L’attivista ha espresso preoccupazione per il fatto che migliaia di persone possano cantare in coro frasi che associano la comunità rom al rapimento di bambini, rafforzando così pregiudizi infondati. “Esprimiamo la nostra profonda apprensione riguardo ai contenuti della sua canzone Altalena Boy. In particolare, riteniamo estremamente grave l’utilizzo del termine ‘zingaro’ che è un insulto, un dispregiativo che significa ‘schiavo’ e richiama al periodo in cui il popolo Rom fu schiavizzato per 500 anni nei principati Danubiani. Consideriamo inoltre ancora più grave la diffusione dello stereotipo infondato secondo cui i Rom ruberebbero i bambini, un pregiudizio che ha avuto e continua ad avere conseguenze discriminatorie e violente sulla nostra comunità”, ha dichiarato Nikolic che chiede la modifica o il ritiro della canzone.

La polemica

La polemica ha sollevato un dibattito più ampio sull’uso di termini potenzialmente offensivi nella musica e sull’impatto che questi possono avere nella perpetuazione di stereotipi culturali. Molti sostengono che gli artisti abbiano la responsabilità di considerare le implicazioni sociali delle loro parole, mentre altri difendono la libertà artistica e l’importanza del contesto storico e culturale in cui una canzone è stata scritta. Al momento, Lucio Corsi non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche in merito alla questione. La vicenda evidenzia la necessità di un dialogo aperto tra artisti e comunità per promuovere una maggiore comprensione e sensibilità culturale, evitando la diffusione di stereotipi dannosi e favorendo un ambiente artistico inclusivo e rispettoso.

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