In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Patty Pravo riflette sul panorama musicale contemporaneo, mettendolo a confronto con l’epoca in cui lei stessa mosse i primi passi da artista. “È un altro mondo. I giovani sono diversi”, ha dichiarato l’icona della musica italiana, che aveva appena 15 anni quando lasciò Venezia per Roma, viaggiando a bordo di un Maggiolino. Fu lì che, ballando davanti a un pubblico d’eccezione con nomi come Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, fu notata da Alberigo Crocetta, patron del Piper, che le chiese se sapesse cantare. “Gli ho voltato le spalle e ho continuato a ballare”, racconta. Il giorno dopo arrivò la chiamata decisiva: un contratto con la RCA. “È nata così Patty Pravo”.
Guardando al presente, l’artista ha espresso la propria opinione su Elodie, tra le figure più discusse e acclamate della scena pop italiana. “È molto brava, ma alla sua età non ero così. Si fa vestire dagli altri. Io ho fatto di me ciò che volevo”, ha commentato, sottolineando l’importanza della libertà espressiva anche attraverso l’abbigliamento. “Oggi si fanno dire cosa indossare, ci vuole più personalità”, ha aggiunto. Lei, invece, cercava abiti nei mercatini di Londra, a Camden, costruendo un’estetica personale e fuori dagli schemi.
Patty Pravo ha detto la sua anche su X Factor: “A X Factor ti impacchettano e ti fanno fare quello che vogliono loro: non avrei mai potuto andarci”. Una frase che racchiude il suo spirito libero e fuori dalle regole, lo stesso che l’ha resa una figura rivoluzionaria nella storia della musica italiana.
E alla domanda su cosa sia per lei la trasgressione, la risposta è secca e coerente con tutta la sua carriera: “Mostrarsi per quello che si è davvero”. Quanto al suo elisir di lunga vita? “Non me la prendo mai per nulla. Troppa fatica”.