Nuove uscite per gli Heaven Shall Burn
Gli Heaven Shall Burn hanno pubblicato il loro decimo album, “Heimat”, che prosegue nel solco del death melodico con influenze metalcore. Nonostante la coerenza stilistica, il disco presenta una certa staticità rispetto ai lavori precedenti. Rispetto al doppio album “Of Truth and Sacrifice”, “Heimat” offre meno variazioni. Per i fan della band, l’album rappresenta una conferma; per chi non li apprezza, potrebbe non essere sufficiente a far cambiare idea.
Novità anche dai Floating
Gli svedesi Floating hanno rilasciato il loro secondo album, “Hesitating Lights”, che fonde death metal e post-punk. Il disco alterna basi strumentali ispirate a band come Joy Division e The Cure con growl e blast beat tipici del death metal. Brani come “I Reached the Mew”, “Cough Choir” e “The Walking” si distinguono per l’originalità. Tuttavia, le influenze post-punk possono risultare già sentite, e l’uso della drum machine limita la varietà delle percussioni.
L’originalità di Brennen Westermeyer
Thorn, progetto solista di Brennen Westermeyer, ha pubblicato “Nebulous Womb of Eternity”, un album di death doom con elementi ispirati ai Meshuggah. Sebbene le ritmiche non siano complesse, l’uso di assoli minimali crea un’atmosfera alienante. Il disco richiede più ascolti per essere apprezzato appieno, ma offre un’esperienza immersiva per gli amanti del genere.