I giudici hanno respinto la causa intentata contro i Nirvana dall’ex bambino ritratto sulla copertina di “Nevermind“, Spencer Elden, che oggi ha 30 anni.
A distanza di trent’anni dall’uscita di “Nevermind“, l’album più famoso tra quelli pubblicati dalla band di Seattle e simbolo del grunge, Elden aveva deciso di fare causa ai Nirvana per presunte violazioni alle leggi vigenti in materia di pornografia infantile. È arrivata la notizia relativa alla decisione dei giudici di respingere la causa di Elden.
La riporta la rivista “Spin“, facendo sapere che la vicenda è stata archiviata dal giudice Fernando M. Olguin del distretto della California centrale. Il motivo? Ha a che fare con un ritardo degli avvocati di Spencer Elden, che avevano tempo fino al 30 dicembre per presentare i documenti per opporsi alla richiesta del team di legali che ha difeso gli interessi dei Nirvana ,oggi rappresentati da Dave Grohl, Krist Novoselic e della vedova di Kurt Cobain, Courtney Love. Il materiale, infatti, non è stato presentato per tempo e la vicenda si è così chiusa.
«Elden ha trascorso trent’anni a trarre profitto dalla sua celebrità come l’auto-nominato “Nirvana Baby” – avevano commentato gli avvocati dei Nirvana a proposito della vicenda – spesso ha parlato della fotografia in cambio di un compenso; si è fatto tatuare sul petto il titolo dell’album “Nevermind”; è apparso in un talk show indossando una tutina color carne per un’auto-parodia; ha autografato copie della copertina dell’album in vendita su eBay; e ha usato il suo legame con la storia del gruppo per cercare di rimorchiare le donne.»