Il presidente di Lionsgate Films, Adam Fogelson, è intervenuto per chiarire le voci secondo cui il tanto atteso biopic su Michael Jackson, intitolato semplicemente Michael, potrebbe essere suddiviso in due film distinti.
Il progetto e il cast: Jaafar Jackson nei panni dello zio
Il film, diretto da Antoine Fuqua e prodotto da Graham King (già produttore di Bohemian Rhapsody), vedrà Jaafar Jackson, nipote reale del Re del Pop, interpretare suo zio Michael.
Accanto a lui, l’attore Colman Domingo, nominato agli Oscar, vestirà i panni del padre del cantante, Joe Jackson.
L’uscita nelle sale è fissata per il 24 aprile 2026, e nelle ultime ore è stato diffuso anche il primo trailer ufficiale, accendendo la curiosità dei fan di tutto il mondo.
Le voci sulla divisione in due film
Già a maggio 2025 erano circolate indiscrezioni secondo cui Michael sarebbe stato diviso in due parti, a causa della lunghezza e della complessità del racconto.
Durante la recente call trimestrale con gli analisti, Fogelson ha affrontato la questione, precisando:
“Non siamo ancora pronti a confermare piani per un secondo film, ma posso dire che il team creativo sta lavorando intensamente per far sì che, dopo l’uscita del primo, ci sia altro materiale su Michael.”
Il dirigente ha inoltre aggiunto di essere estremamente soddisfatto della versione definitiva del film, affermando:
“Abbiamo avuto il piacere di vedere il director’s cut del primo film, ed è eccezionale.”
Le polemiche: accuse di “glorificazione” e riscrittura dei fatti
Come prevedibile, il progetto non è privo di controversie.
Il regista Dan Reed, autore del documentario Leaving Neverland (2019), che raccontava le accuse di abusi contro Jackson, ha criticato duramente il biopic, sostenendo che “glorifica un uomo che ha abusato di bambini”.
Reed ha inoltre dichiarato di aver letto una bozza della sceneggiatura, nella quale i presunti testimoni di Leaving Neverland vengono screditati. A suo dire, il film mostrerebbe un’immagine idealizzata del cantante, “circondato da bambini malati di cancro o da piccoli parenti durante i pigiama party”.
Ritardi e riscritture: il caso Jordan Chandler
Secondo alcune fonti, la produzione sarebbe stata costretta a ritardare l’uscita del film per rigirare parte del terzo atto, dopo che alcune scene avevano rappresentato in modo non autorizzato il caso Jordan Chandler, una delle vicende giudiziarie più discusse della carriera di Jackson.
Colman Domingo difende il progetto
L’attore Colman Domingo, che interpreta Joe Jackson, ha difeso pubblicamente il biopic, sostenendo che “tutti hanno una storia da raccontare”.
Domingo ha affermato che il film offrirà uno sguardo “onesto e complesso sull’essere umano dietro l’icona”, con l’obiettivo di rappresentare la doppia natura di Michael: genio musicale e figura tormentata.
Paris Jackson si dissocia: “Non mi hanno ascoltata”
Nelle ultime settimane, anche Paris Jackson, figlia del cantante, ha preso le distanze dal progetto, dopo che Domingo aveva dichiarato che lei “era stata molto utile sul set”.
Paris ha smentito la versione, spiegando di aver solo letto una prima bozza del copione e di aver inviato alcune note critiche ai produttori:
“Ho segnalato ciò che mi sembrava disonesto, ma non mi hanno ascoltata. A quel punto me ne sono tirata fuori. Non è la mia battaglia.”
La giovane ha poi aggiunto sui social:
“Il film piacerà a una certa fetta dei fan di mio padre, ma è Hollywood: è fantasia, non realtà. È una narrazione controllata, piena di inesattezze e menzogne. Non mi interessa far parte di questo.”
Un film attesissimo tra attese e controversie
Tra entusiasmi e critiche, Michael si preannuncia come uno dei film più discussi del 2026.
Lionsgate e il regista Antoine Fuqua promettono un ritratto intimo e spettacolare del Re del Pop, ma resta da vedere se riusciranno a bilanciare l’omaggio all’artista con la complessità delle ombre che hanno segnato la sua vita.
