No, non è il 2019. E sì, sono passati ben quattro anni ma le cose non sembrano essere cambiate. Parliamo di loro: Luchè e Salmo, i due rapper che a suon di rime – anche parecchio colorite – hanno registrato un vero e proprio secondo capitolo nel mondo dei dissing rap in Italia.
Però prima di arrivare a quello che è successo oggi fra i due artisti, torniamo un po’ indietro nel tempo: nel 2019 Luchè rispondeva a Salmo, che vantava i suoi primi due posti in vetta alle classifiche dei suoi due album “Playslist” e “Machete Mixtape 4”, dicendo che il suo album “Potere” invece era tra i più ascoltati dell’anno. Ma niente, Salmo non ne voleva sapere: “Sei un rapperino invidioso”, gli rispondeva – aggiungendo anche con toni sempre più duri: “live fai schifo”.
Luchè però dal canto suo non si fece attendere più di tanto: “La tua Marylean è una copia della mia “Je ce credevo”. Insomma, dal quel momento i due rapper hanno iniziato a sopportarsi sempre meno fino a qualche tempo fa, dove sembrano essersi rischiarate i nuvoloni di incomprensione fra loro.
E invece no, Salmo nella sua “64 bars”, gli ha mandato l’ennesima frecciatina riferendosi al famoso “telefonino inglese” con cui il rapper sardo avrebbe mandato un messaggio di complimenti a Luchè per il suo nuovo progetto discografico. Così il rapper partenopeo gli ha risposto con un brano ad hoc su Youtube: “Come ho iniziato questa storia adesso la finisco.” – dice, con continui riferimenti al “tuffo di Sanremo”, al “flop” di Kumite e ai “10.000 biglietti regalati a San Siro”.
Salmo, intanto, sul suo profilo Instagram ha pubblicato la foto di un microfono e poco dopo su Youtube il video di “Dove volano le papere”, che a poche ore dalla pubblicazione conta già quasi 50mila visualizzazioni e 60mila likes.
Testo di “Estate dimmerda 2” di Luchè
Guagliù, ma che è succieso? (Aeh)
Guagliù, i’ mo so’ turnato ‘a Miami, ero andato a comprarmi la casa delle vacanze
A volo a volo, ‘o frate (Ahahah) (Aeh)
Bell’e bbuono chisto
[Strofa: Luchè]
Ridere di chi? Di me?
Dite agli Arcade che l’ultimo qui a ridere è Luchè (Uh)
Come ho iniziato questa storia adesso la finisco (Kaputt)
La metto su YouTube, non cerco hype per il disco (No)
Tu cerchi hype per il peggio 64 bars live (Uh)
Ma il nome di Dio non usarlo invano mai, mai
Che hit hardcore, fra’, “Il cielo in una stanza” (Eh)
Che, quando l’ho sentita, fra’, ho rivalutato Plaza
Che razza di uomo dissa le bambine che lo ascoltano?
Da chе eri al centro del mondo adеsso ti abbandonano (Facts)
Infatti tutta la nuova scena mo è con me (Facts)
“Non abbiamo età” streamma il triplo di “KUMITE”
Okay, fra’, ti svelo un segreto sull’amore:
Ti servono le donne, fra’, non ti basta l’autore
Tu sei l’anti-figa travestita da anticristo (Ah)
Diecimila biglietti regalati per San Siro
A coerenza stammo forte, stammo forte, ah
A censura stammo forte, stammo forte, ah
A fare pace stammo forte, stammo forte, ah
Non ti disso da un millennio, ma mo mi sembra il momento
Ehi, ehi, è un’estate di merda
Per te, fra’, è un’estate di merda
Ah-ah, fra’, è un’estate di merda
(Ti giuro, non lo volevo fare, fra’, mi hai costretto)
Da Russell Crowe sei diventato Pio e Amedeo (Pienza nu poco)
Che imbarazzo quel tuffo nella piscina di Sanremo (Eh)
Sei un italiano medio, Sebastiano ha detto a Enzo:
“In famiglia tutti hanno un fratello scemo” (Eheh), ah
Hai avuto il tuo momento, poi la trap vi ha finiti (Uh)
Non sopravvivete ai trend perché non siete veri artisti (Uh), ah
Là in mezzo Slait è l’unico professionista (Ah)
Tu sei tra quelli che fa i soldi e diventa fascista (Ahahah), ah
Quanti commenti hai cancellato? Quanta gente hai bloccato? (Ah)
Conosco tutte quelle a cui mandi la foto del cazzo (Uh)
Forse pensavi fossi Inoki oppure Fedez (Ah)
Rimettiti la maschera se scendi tra la gente (Seh)
Sei il maestro della mossa sbagliata (Ah)
Sei un truffa come Nusr-Et e la carne dorata (Uh, uh, uh)
Ma io sul beat ci metto il pepe come ANNA (Okay)
Decidi se vuoi continuare in studio oppure in strada (Ah)
[Outro: Salmo]
Certo, è vero, fra’, è verissimo il messaggio che ti ho mandato, perché quel disco era figo. Una volta l’ho ascoltato, bro, una volta. Perché io rap italiano non ne ascolto, immagina se posso ascoltare Luchè
Sono veramente contento di poter condividere il palco con uno dei miei rapper preferiti, un mostro sacro, raga. Fatemi sentire la voce per Luchè.
Testo di “Dove Volano Le Papere” di Salmo
Luchè rest in peace
Uh
Ah, ah, ah, ah, ah
Il cocco di mamma si è offeso
Senti
Buongiorno, oggi smetterai di vivere
Ho certe voci nella testa che mi dicono di uccidere
Tu non sei il re, la tua città è da redimere
Vedi Luchè e dopo muori dal ridere
Yo, mettiti a sedere, fra’, non ce la fai
Chiami il disco “Potere”, sì, perché non ce l’hai
Sei capace di essere incapacе nei tuoi live
Mi dispiace, tu chе batti me? Mai
Mi ricordo dei Co’Sang, eri l’ombra di Antò
Poi sei diventato fashion, Brigitte Bardot
Ora sembri un croissant però quello vuoto
Faccia di cazzo, alle tipe gli mando la tua foto
Stammo forte, stammo forte
Uso il dialetto, sì, per dirti chi t’ha mmuorto
Amo la tua città anche se non ci vado più
L’unica cosa che fa schifo di Napoli sei solo tu, ‘azz
Ti sputo in bocca, ti battezzo al micro
Spezzo le ruote del tuo triciclo
Puoi sederti sul mio terzo dito
Ignoranza artificiale, ti hanno costruito
Tu e il tuo amico mafioso del terzo tipo, fate schifo
Compri la villa a Miami coi soldi della mala
Guarda e impara, io torno in Sardegna a comprarti la bara
Vorrei imboccarvi con la pala, siete pesci nel Sahara
Butto l’amo e ci cascate, Niagara
Vi spengo al soffio di candela, io per te sono Carmelo Bene
Dici che rappi, ma fallo almeno bene
Per te il mio canto è “Miserere”
Ti brucia il culo, fra si vede
Fatti leccare il buco da Dikele
No, vabbè
SS Magazine, dittatori di sto c*zzo
Na na na na na na na na
Ah, ne ho ancora un paio, metti il beat che ti sdraio
Ti lascio sulla fronte la mia firma, notaio
Hai notato, rosicone da tastiera?
Non cancello i tuoi commenti, io ti cancello la carriera
Complessato, io non piango sul sangue versato
Il tuo vuoto artistico l’ho già colmato
Al mio concerto a Napoli hai suonato, ma dopo di me
La gente si chiedeva “ma chi c*zzo è Luchè?”
Te lo spiego imbarazzato
Luca è un cinquantenne stropicciato
Che vive nel suo passato, carriato
Ma se l’è presa col tipo sbagliato
Io non busso affatto, ti entro in casa con il carro armato
Sia con le rime che per strada tu prendi le botte
Ti do uno schiaffo e vedi l’arcobaleno di notte
E i tuoi denti come suoni delle nacchere
Sei tutto chiacchiere, dove volano le papere
Sono il fratello scemo che campa i genitori
I tuoi sono insegnanti di sostegno, mica professori
Il ragazzo potrebbe, ma non si applica
Difatti ha difetti alla capacità di autodidattica
Sei rimasto sotto, sei il nuovo Pino Scotto
Non è Capodanno, ma ti faccio fare il botto
Ti ho trovato un po’ depresso
Io faccio la pace con gli altri, tu fai la pace con te stesso,
Stupido!