Loretta Goggi ha condiviso ricordi toccanti del suo rapporto con Pippo Baudo, sottolineando come lui abbia avuto un ruolo fondamentale nella sua carriera artistica. Durante un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato di averlo conosciuto a “Settevoci”, dove era ospite per una parodia di un teleromanzo. Durante le prove, Goggi si divertì a imitare Patty Pravo, attirando l’attenzione di Baudo. “Lui mi guardò con una faccia strana: ‘Cosa hai fatto?’. Io, ragazzina di 19 anni, mi intimorii: ‘Ma no, sto giocando, ovviamente in trasmissione non lo faccio’. Lui rispose: ‘Non ti sei resa conto che hai fatto un’imitazione?’ e chiese se mi interessasse il varietà”.
L’inizio di una carriera nel varietà
Prima di incontrare Baudo, Loretta Goggi aveva interpretato principalmente ruoli drammatici. L’invito di Baudo a considerare il varietà rappresentò una svolta inaspettata. “Avevo sempre recitato in ruoli da orfana, poverella, moribonda, al varietà non ci avevo mai pensato. Dissi di sì senza sapere cosa volesse dire e quel sì cambiò la mia vita”. Baudo le propose di partecipare al programma radiofonico “Caccia alla voce” come attrice, ma in una puntata sostituì Franco Rosi, iniziando così la sua carriera nelle imitazioni.
La conduzione solitaria di Sanremo 1986
Un altro momento cruciale nella carriera di Goggi fu la conduzione del Festival di Sanremo nel 1986. Inizialmente, Baudo le chiese di affiancarlo nella conduzione, ma successivamente decise di non partecipare, lasciando a Goggi l’opportunità di condurre da sola. “Chiunque, al posto di Pippo, avrebbe detto ‘mettete un’altra persona’. Invece lui disse ‘Loretta non ha bisogno di nessuno, ce la fa da sola’”. Questo fece di lei la prima donna a condurre il Festival senza un co-conduttore.
Un rapporto professionale e personale profondo
Il legame tra Goggi e Baudo andava oltre il professionale. Si chiamavano affettuosamente “Pippuzzo” e “figlioccia”. Goggi ricorda con affetto i momenti trascorsi insieme, sia sul palco che dietro le quinte. “Con lui ho fatto la tv più bella, negli anni più belli della mia carriera. Quel tipo di tv non c’è più, e non mi considero reazionaria. Lui era il palcoscenico su cui ha camminato la storia”.