Lazza: “Chi mi sente e grida al pop, forse lo fa senza capire di cosa stia parlando”

Per Lazza è certamente un periodo estremamente felice, sia sul piano professionale che personale. Diventato papà da qualche giorno, può gioire anche dal punto di vista musicale, in quanto il suo disco Locura è già certificato doppio disco di platino.

Intervistato dal magazine GQ il cantante si è aperto su diversi aspetti della sua vita e sul mondo della musica di oggi. A proposito della fama e di ciò che questa comporta per un artista Lazza ha affermato:

“Capisco chi mi dice che non mi posso lamentare, che mi conoscono tutti, che ho fatto i soldi e che li ho fatti con la cosa che mi piace fare di più al mondo. Però, ci sono anche tutta una serie di cose di cui non posso godere più con leggerezza. In questa posizione non ti viene perdonato il minimo errore, è una continua ricerca di qualcosa da estrapolare dal contesto”.

Il successo del rapper però deriva sicuramente dalla sua grande capacità di trasformarsi: “Mi rendo proprio conto che oggi chi mi sente e grida al pop, forse lo fa senza capire effettivamente di cosa stia parlando. Per me il pop è un’altra roba, nasce già orecchiabile, è per antonomasia più adatto a tutti. Per me il pop è “Marco se n’è andato e non ritorna più”, che è una roba seria e fighissima, però è una roba oggettivamente distante anni luce dal mio modo di fare musica. Il problema è che oggi la gente tende a etichettare la musica”.

Infine, Lazza fa un bilancio dei suoi trent’anni, in una scena rap di personaggi longevi: “Io questo discorso dei trent’anni me lo sto vivendo bene, sarò sincero. Perché mi sento molto più grande in tutta una serie di cose, ma molto più giovane in molte altre. Rimane il fatto che lo sto vedendo in queste settimane: ho molti riscontri dagli adulti, da quelli che magari un tempo erano i genitori dei miei fan”.

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