Il nuovo album di Nayt è “Habitat”

Debutta dal 16 Giugno 2023 il nuovo album del rapper Nayt dal titolo "Habitat" per l'etichetta discografica Columbia Records.

Nome d’arte di William Mezzanotte, il rapper Nayt debutta il 16 Giugno con un nuovo progetto discografico intitolato “Habitat” sotto l’etichetta Columbia Records.

Si tratta del settimo album in studio per l’artista molisano, anticipato dal singolo Provare qualcosa, pubblicato una settimana prima del rilascio del disco. Il titolo dell’album era già stato accennato, seppur sempre in modo velato, varie volte, ossia nei due album Mood e Doom, specialmente nelle tracce Musica ovunqueDoom e (partenza). I temi trattati nell’album passano dall’amore a fatti personali come sogni, ambizioni e il voler scoprire chi si è davvero. Tutte le produzioni sono curate dal producer 3D, l’ultima traccia Wertigini invece è stata curata da Orang3.

Tracklist di “Habitat” di Nayt

(testi di William Mezzanotte, musiche di Davide D’Onofrio e Walter Babbini, eccetto dove indicato)

  1. Fragile – 3:32 (musica: Davide D’Onofrio, Walter Babbini, Valerio Sisti)
  2. Guerra dentro – 2:58
  3. Cazzi miei – 2:24
  4. Tutto normale – 2:50
  5. Cosa conta davvero – 2:49
  6. Romantico finale – 3:47
  7. Un’idea – 2:02
  8. Se ne va – 2:44
  9. Provare qualcosa – 2:43
  10. L’equazione – interludio – 1:16
  11. No more drama – 2:36
  12. Solo domande – 2:37
  13. Wertigini – 2:39 (musica: Daniele Dezi)

E proprio sul nuovo album Nayt in un’intervista a La Stampa ha dichiarato: “Il concept del disco gira intorno a trovare il proprio posto nel mondo, ma anche a capire chi si è. Viviamo in un’epoca in cui siamo molto distaccati da noi stessi e dagli altri. Il senso di disorientamento, di spaesamento, ci accomuna tutti. Tutti ci chiediamo: Chi sono? Chi voglio essere? Qual è il mio ruolo? […] Il mondo dell’arte, ma anche l’arte di conoscersi, di vivere, di amare. La mia dimensione è sicuramente quello della sensibilità, applicata alla musica, al cinema o alla vita quotidiana. Conosco persone che fanno lavori più pratici, ma che hanno un’anima molto creativa. […] Negli anni ho raggiunto una fluidità di genere. Con 3D siamo molto connessi, in sincronia. Sono sempre stato interessato a questa apertura di genere, mi stimola cantare in modo sintetico una poesia o fare un pezzo tecnico. Grazie al mio team sono riuscito a raggiungere un’identità sonora e artistica molto ben definita.”

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