Negli ultimi anni, la scena trap milanese è stata segnata da una serie di conflitti tra artisti, spesso sfociati in episodi di violenza e uso di armi da fuoco. Questi scontri hanno coinvolto figure di spicco del panorama musicale locale, portando a numerosi arresti e sequestri di armi.
Sparatorie e aggressioni legate a rivalità musicali
Il 27 ottobre 2023, una sparatoria tra i quartieri di Baggio e Settimo Milanese ha evidenziato la rivalità tra due gruppi di trapper: la “Santana gang” di Rozzano, identificata con il colore rosso, e la crew “7Zoo” di San Siro, associata al blu. Secondo le indagini, l’aggressione sarebbe stata orchestrata da lottatori di MMA incaricati di compiere il pestaggio. La faida tra questi gruppi ha portato a episodi di violenza che hanno coinvolto anche il pubblico e i fan degli artisti.
Arresti e sequestri di armi tra i trapper milanesi
Il 12 settembre 2025, il trapper Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, è stato arrestato in un hotel di Milano. Durante la perquisizione, le forze dell’ordine hanno trovato pistole nascoste sia nella sua abitazione che nella stanza d’albergo. Il pubblico ministero ha definito Mouhib una “persona pericolosa”. In un’altra operazione, Baby Gang e Simba La Rue avrebbero utilizzato un fucile mitragliatore AK47, perfettamente funzionante, per girare alcuni video musicali. L’arma è stata successivamente sequestrata dalle autorità.
Coinvolgimento di trapper in attività criminali
Il 5 febbraio 2024, il trapper Rondo da Sosa, nome d’arte di Mattia Barbieri, è stato fermato a Milano mentre guidava un’auto senza targa e con un libretto di circolazione falso. Durante il controllo, le forze dell’ordine hanno trovato a bordo dell’auto una pistola scacciacani e una quantità di droga. Barbieri è stato denunciato per uso di atto falso e porto abusivo d’armi. In un altro caso, un trapper di nazionalità egiziana è stato indagato per essere il mandante di un tentato omicidio avvenuto a Piacenza. Poco prima dell’aggressione, aveva pubblicato sui social una foto in cui impugnava due machete, inviando chiare minacce alla vittima.
Questi episodi evidenziano una crescente intersezione tra la scena musicale trap milanese e attività criminali, sollevando preoccupazioni riguardo alla sicurezza pubblica e all’influenza di certi modelli comportamentali sui giovani.