In un’intervista al Corriere della Sera, Antonello Venditti ha espresso il suo punto di vista sulla nuova generazione di artisti italiani, evidenziando preoccupazioni riguardo alla longevità delle loro carriere.
Apprezzamento e preoccupazioni per i nuovi artisti
Venditti ha dichiarato di apprezzare artisti come Achille Lauro e Lucio Corsi, riconoscendo il loro talento e l’energia che portano sulla scena musicale italiana. Tuttavia, ha espresso dubbi sulla durata delle loro carriere, affermando: “Apprezzo le improvvisazioni di Achille Lauro. E la gavetta di Lucio Corsi. Ma il problema di questi è che sono tutti a scadenza. Hanno dentro la morte artistica, vedi i Maneskin. Bisognerebbe inserire la musica nella Costituzione. Per preservarlal problema di questi è che sono tutti a scadenza. Hanno dentro la morte artistica”.
Il
caso del video con gli insulti a una ragazza disabile
“È stato un fake”, spiega Venditti. “Sui social hanno diffuso un video manipolato, in cui le mie critiche rivolte a un’altra persona, normodotata e che mi stava insultando, sono state montate come se fossero dirette a una ragazza disabile. All’inizio non me ne ero nemmeno accorto, tanto che mi sono sentito in dovere di scusarmi con lei. Ora ho presentato denuncia al tribunale di Andria contro l’autore di quel video falso. L’assurdo – aggiunge – è che c’è chi mi chiede se ai miei concerti siano ammessi i disabili”.
Esperienze personali e riflessioni sulla carriera
Parla apertamente della fine del matrimonio con Simona Izzo, della depressione che lo ha travolto e del sostegno ricevuto da Lucio Dalla, che gli trovò una casa in Brianza. Un periodo buio, segnato da pensieri estremi: “Dopo la separazione da mia moglie, avevo sviluppato una forte paura del pubblico e sono caduto in depressione. In certi momenti ho anche pensato di farla finita. Con l’auto. L’unica cosa che mi era rimasta”.
