Domenica 12 ottobre, Annalisa è stata ospite di “Che Tempo Che Fa” sul Nove, presentando il suo nuovo album “Ma io sono fuoco”. Questo lavoro segna una nuova fase nella carriera dell’artista, caratterizzata da introspezione e sonorità ispirate agli anni ’80.
Un’evoluzione artistica consapevole
Annalisa ha descritto “Ma io sono fuoco” come “una lenta evoluzione che cerca di non ripetersi”. Ha iniziato a scrivere le canzoni durante il tour, sottolineando l’importanza di andare avanti senza tornare indietro. Il disco comprende undici brani, tra cui “Maschio” e “Piazza San Marco” in collaborazione con Marco Mengoni, che fondono pop contemporaneo ed elementi elettronici con richiami agli anni ’80. La copertina dell’album, raffigurante una tigre, richiama la metafora di Jorge Luis Borges sul tempo come fiume, tigre e fuoco, simbolizzando la trasformazione e la forza.
Il rapporto con il tempo e la maturità artistica
Annalisa ha compiuto 40 anni e ha condiviso il suo rapporto con il tempo, ammettendo che i bilanci la spaventano e che cerca di non chiudere i periodi in scatole. Ha dichiarato: “I 40 un po’ fastidio me lo danno”. Questa consapevolezza si riflette nel brano “Amica”, che rappresenta il senso del progetto, mettendo in chiaro cose scomode senza peli sulla lingua, ma sempre con l’intento di trovare una soluzione e scoprire qualcosa di nuovo.
Il tour nei palasport
Dopo l’uscita dell’album, Annalisa si prepara al tour nei palasport, che inizierà il 15 novembre. Ha espresso il suo amore per questo tipo di spazi, descrivendoli come “una scatola buia dove costruire una dimensione parallela”. Per ora, non sono previsti concerti negli stadi, poiché non li considera una tappa obbligata, e non ha in programma un ritorno a Sanremo almeno fino al 2027, valutando ogni anno se si inserisce nel percorso che sta facendo.