Per Aiello è la prima volta al Festival.
“Ora” è una canzone d’amore, . Un pop contemporaneo dedicato a quella fase in cui non si riesce a superare la fine di una storia e chi viene dopo si prende la parte peggiore di noi (“avevo il cuore malato”, “l’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore”).
Cosentino di nascita, romano di adozione, Aiello ha iniziato a studiare pianoforte e violino a 10 anni mostrando da subito interesse per i grandi nomi della scena soul. A soli 16 anni scrive i primi testi e nel 2011 pubblica la sua prima canzone dall’impronta pop-autorale, “Riparo”.
Me è nel settembre 2019 esce che abbina la potenza di Instagram alla sua musica e alle sue parole facendone una storia social musicale che si concretizza con singoli di successo ‘Arsenico’ (disco d’oro), e ‘La mia ultima storia’ (disco d’oro).
Il pop, l’elettronica e l’R&B lo stimolano e non si sente un big ma ama le tante persone che lo fanno sentire tale.
“La gente mi si è affezionata in poco tempo” racconta il cantautore calabrese.
Ora è una canzone dove il protagonista si confessa e ammette una colpa, cantando pubblicamente che si è comportato male, prima scappando e poi facendo i conti con i rimpianti e i rimorsi.
La grande occasione per un perdono e una consacrazione quella di Aiello è una canzone che chiude un capitolo e ne apre uno nuovo, finalmente a Sanremo è il caso di dire.
10 anni fa Gianni Morandi gli disse che era bravo e che cantava in modo particolare, per poi non prenderlo.