Achille Lauro in un’intervista a Vanity Fair dichiarato di essere single e di non cercare relazioni sentimentali. L’artista ha spiegato che al momento preferisce concentrarsi su se stesso e sulla sua carriera musicale. “Sono single, non voglio storie. Perché hanno bisogno di cure e attenzioni, – ha aggiunto – e io potrò darle solo quando non avrò distrazioni. Ho ambizioni gigantesche, sogno in grandissimo: mi piacerebbe arrivare all’estero, fare moda. Chi mi immagina a sbocciare bottiglie della nightlife milanese, si sbaglia di grosso. Sono un ossessivo compulsivo che coglie ogni opportunità. Non è avidità, è che credo nella mia passione, nel darsi a quella passione, capisce? È così che sono finito anche all’Eurovision Song Contest”, ha affermato Lauro, sottolineando la sua scelta di dedicarsi completamente alla musica e ai suoi progetti artistici.
Il sogno nel cassetto
Impossibile non menzionare il Festival di Sanremo, tappa fondamentale nella sua carriera. Dopo cinque partecipazioni, un’esperienza all’Eurovision e il ruolo di giudice a X Factor, Lauro guarda al futuro e confessa un desiderio: “Forse un giorno mi piacerebbe curare la direzione artistica di Sanremo, ma non ho fretta. Per ora il Festival è in ottime mani, come quelle di Carlo Conti. Un pittore dipingerebbe lo stesso quadro per tutta la vita? No. E io ho bisogno di cambiare tela ogni volta, soprattutto di sorprendermi”.
L’album Comuni Mortali
Il nuovo album, Comuni mortali, rappresenta un momento cruciale nell’evoluzione artistica di Achille Lauro. Il titolo nasce da una riflessione profonda sulla vulnerabilità umana: “Questo disco mette in luce la fragilità che ci unisce. L’ho scritto tra Los Angeles e New York: lontano da casa e dal caos dell’industria musicale, ho potuto osservarmi da fuori, ripensare alle mie origini, al percorso fatto e a chi devo gratitudine. Non a caso, è un album ricco di dediche: agli amici, al mio grande amore, a mia madre Cristina”.
