Tommaso Paradiso: “Chi viene al tuo concerto vuole sentirti cantare anche le canzoni che odi…”

Tommaso Paradiso è stato ospite a Radio Kiss Kiss con Paolo e Ciro. Ecco l'intervista completa.

In questo lungo periodo che ha bloccato tutto il mondo artistico, tu sei stato tra gli artisti quello che sembra aver sofferto più di tutti questa mancanza dei concerti. Ora inizia il tuo tour da solista.

Sì, è vero, ma perché la mia dimensione, dopo tutti questi anni che faccio questo mestiere, è la dimensione del palco. Io sono da live. E' veramente il luogo in cui mi sento meglio quando performo dal vivo.

Tra l'altro, questo tour, dopo Napoli, Bari, Torino, Bologna, Milano, Roma, Firenze... finirà quest'estate a Taormina.

Sì, nel teatro antico di Taormina. Fighissimo.

Vabene le location fighe, ma se ti dicessero di suonare in un ristorante?

Ho suonato per troppi anni nei ristoranti. Non ce la farei... (ride). Paninoteche, pub, ristoranti... ho iniziato così, la mia gavetta è durata tantissimo.

Questo lungo periodo che ti ha tenuto fermo, ti ha fatto produrre questo nuovo album, "Space Cowboy". Quali sono stati i momenti più intensi che hai utilizzato per scrivere quest'album.

L'album l'ho scritto in questi due anni, ma la svolta è avvenuta proprio qui vicino, nella Costiera Amalfitana. Ho preso questa villa sul mare, in costiera, vicino Praiano. E abbiamo montato uno studio di registrazione lì dentro e registravamo tutto il giorno. L'ho completamente registrato lì, insieme al mio produttore, Federico Nardelli. Siamo stati, come si dice, in grazia di Dio.

Recentemente abbiamo visto questa schitarrata sui social con i tuoi amici...

Sì, quello è un ristorante di un mio amico a Milano. Era un giorno in cui avevamo finito di fare un "preconcerto" lì. Siamo andati a mangiare in questo ristorante e, siccome era la stessa sera in cui usciva "Tutte le notti", l'abbiamo battezzata lì. Lo spirito con cui approcciamo alle cose è così, da "osteria", diciamo...

Tempo fa Bono Vox ha dichiarato che ci sono alcune delle sue canzoni che gli imbarazzano. C'è qualche canzone tua che ti sei rotto di cantarla?

Sì, esistono questi effetti boomerang. Anzi, ti dico la verità. Tutti quelli che fanno il mio mestiere iniziano a detestare le hit. Però non ce lo possiamo permettere, per rispetto ai nostri fan. Se una persona viene al tuo concerto, paga per venirti a sentire e non puoi non fare "Completamente", "Felicità puttana", "Riccione"...

Hai un gruppo whatsapp con dei tuoi amici molto cari che si chiama "Vita". Ci puoi dire l'ultimo messaggio che vi siete mandati?

Guarda, me lo ricordo. Un amico aveva screenshottato una foto di una nostra amica su Instagram. E siccome questa nostra amica mette foto molto tristi, la prendiamo in giro postando immagini di crisantemi... (ride) La chat è un po' da comari, critichiamo cose che in pubblico non possiamo fare.

Ci sono stati gli Oscar. Se tu dovessi vincere un Oscar, a chi ringrazieresti?

Ringrazierei, boh, forse banalmente le persone che mi aiutano a scrivere le cose. Un film, una canzone. Sono le persone con cui vivi che ti ispirano. Ringrazierei quindi queste persone. Sarei banale, ma quando sali lì devi essere sincero.

E' vero che una canzone l'avevi scritta una notte in hotel perché sotto di te c'era Calcutta che ti aveva prestato la chitarra?

No, in realtà questo episodio riguarda proprio Radio Kiss Kiss. Quando sto in altre radio non posso citarvi (ride), però qui lo posso raccontare. E' un aneddoto che conoscono tutti. Io scrissi "Non avere paura" proprio uscendo da questa radio. C'era il van che mi aspettava fuori. Salgo in macchina e scrissi questa canzone. Siccome non avevo la chitarra, vado in albergo e sotto di me c'era Ultimo. Gli chiedo una chitarra e scrivo "Non avere paura".

Del tuo debutto da regista?

Sì, esce il 26 aprile per la prima volta questo film che si chiama "Sulle Nuvole". Sono stato molto preso da questa operazione. Fare un film è molto più difficoltoso che fare un disco, almeno per noi che facciamo musica. Però è stata un'esperienza magica, non vedo l'ora di farlo vedere.

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