Fasma: “Il buio mi ispira, il giorno mi uccide”

Ad un anno dalla partecipazione a Sanremo tra le nuove proposte, Fasma torna all'Ariston in gara tra i big con la rock ballad "Parlami".

Ad un anno dalla partecipazione a Sanremo tra le nuove proposte, Fasma torna all'Ariston in gara tra i big con la rock ballad "Parlami".

"È nata come tutte le canzoni che abbiamo già fatto, in studio, di getto - ha spiegato Fasma - Di che cosa parla non ne voglio parlare perché Parlami credo si racconti da sola come canzone. Soprattutto ha un finale che può cambiare in base a ogni persona, perciò voglio che le persone facciano loro sia il testo che l'aspetto musicale, che le parole, che il modo di cantarlo, lo facciano proprio e possano riuscire a traslare con la loro esperienza e non con la mia".

Nella serata di giovedì, dedicata alle cover, Fasma duetterà con Nesli, fratello di Fabri Fibra, sulle note del brano "La fine".
"Parlami" ha un finale aperto, che si adatta ad ogni persona che la ascolta, il brano "dal finale aperto" del Festival 2021.

Fasma è l'abbreviazione di fantasma, ma la sua intensità è viva, reale, intensa, viscerale. Ogni parola del testo è stata pensata e curata con massima attenzione dal ventiquattrenne che, solitamente, lavora con il collettivo WKF e il produttore e amico Luigi Zammarano.
Scrive le sue canzoni di notte perché il buio lo ispira, dorme poco, al massimo cinque ore, è iperattivo.
La dirompete voglia dei nuovi big della musica italiana.

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