Val di Stava, 40 anni dopo il disastro: cosa accadde il 19 luglio 1985

Il 19 luglio 1985 la Val di Stava fu teatro di uno dei più gravi disastri industriali italiani, con il crollo delle dighe di decantazione della miniera di Prestavel che causò 268 vittime. Le commemorazioni e le parole delle istituzioni a 40 anni dalla tragedia.

Il 19 luglio 1985 la Val di Stava fu colpita da un disastro che provocò la morte di 268 persone. Il crollo delle dighe di decantazione della miniera di Prestavel riversò circa 180mila metri cubi di fango e detriti sul paese di Stava, distruggendo case, alberghi e infrastrutture. La tragedia è ricordata come uno dei più gravi incidenti industriali della storia italiana.

Cosa accadde il 19 luglio 1985

Alle 12:22 del 19 luglio 1985 le due dighe di decantazione della miniera di fluorite di Prestavel cedettero improvvisamente. Una massa di fango e detriti si riversò lungo la valle, travolgendo in pochi minuti l’abitato di Stava e parte di Tesero. Le cause del crollo furono individuate in gravi carenze nella progettazione e nella gestione degli impianti. La manutenzione delle dighe sarebbe stata insufficiente e sarebbero mancati controlli adeguati. Il disastro provocò la morte di 268 persone e la distruzione di numerosi edifici.

Le commemorazioni e il ricordo delle istituzioni 

A 40 anni dalla tragedia, sono state organizzate diverse iniziative per ricordare le vittime e riflettere sulle responsabilità. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio in cui afferma: “La memoria della tragedia della Val di Stava, a quarant’anni di distanza, richiama l’attenzione sulle responsabilità che incombono su chi gestisce attività industriali e sulle istituzioni preposte al controllo”. Mattarella ha sottolineato che “la sicurezza delle persone e la tutela dell’ambiente sono valori irrinunciabili”. Il presidente ha inoltre ricordato che “lo sviluppo sostenibile è una conquista che va difesa e promossa con determinazione”.

Le conseguenze e il processo 

Dopo il disastro, furono avviate indagini e processi per accertare le responsabilità. Le inchieste portarono alla condanna di alcuni responsabili della gestione delle dighe. Il caso della Val di Stava è spesso citato come esempio di come la mancanza di controlli e la negligenza possano portare a conseguenze tragiche. Le commemorazioni di questi giorni sono occasione per ribadire l’importanza della prevenzione e della sicurezza nella gestione delle attività industriali.

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