Il 22 settembre è stato proclamato uno sciopero generale in solidarietà con Gaza. Sono previste oltre 60 manifestazioni in tutta Italia. L’iniziativa coinvolge diversi settori, tra cui i trasporti, e vede la partecipazione di numerose sigle sindacali e associazioni. L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori è quello di chiedere un cessate il fuoco immediato e la fine delle ostilità nella Striscia di Gaza.
Adesioni e organizzazione dello sciopero
Lo sciopero è stato indetto da una serie di sigle sindacali di base, tra cui USB, Cobas e SGB. Gli organizzatori hanno annunciato che saranno coinvolti diversi settori lavorativi, compresi i trasporti pubblici. “Chiediamo la fine immediata dei bombardamenti e l’apertura di corridoi umanitari”, hanno dichiarato i promotori. Le associazioni che hanno aderito sottolineano la necessità di una mobilitazione ampia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione a Gaza.
Manifestazioni in tutta Italia
Sono previste manifestazioni in oltre 60 città italiane. A Mestre, il corteo partirà da piazza Ferretto e attraverserà il centro cittadino. Gli organizzatori locali hanno spiegato che la manifestazione vuole essere “un momento di solidarietà con la popolazione di Gaza e di denuncia contro la guerra”. In molte città sono previsti cortei, presidi e momenti di riflessione pubblica. Alcune fonti segnalano che la partecipazione potrebbe essere significativa, con la presenza di studenti, lavoratori e rappresentanti di associazioni.
Impatto sui trasporti e reazioni
Lo sciopero coinvolgerà anche il settore dei trasporti pubblici, con possibili disagi per i cittadini. Le sigle sindacali hanno comunicato che i servizi potrebbero subire interruzioni o riduzioni durante la giornata del 22 settembre. Le associazioni promotrici hanno invitato la cittadinanza a partecipare alle iniziative previste e a sostenere la causa della pace. “È un movimento globale che parla anche di noi”, si legge su Il Manifesto, dove viene sottolineato il carattere internazionale della mobilitazione.