Durante il Forum di Cernobbio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha utilizzato l’immagine delle Compagnie delle Indie per descrivere il potere delle grandi aziende tecnologiche. Il suo intervento ha suscitato attenzione per il paragone storico e per il richiamo al ruolo delle istituzioni europee.
Le Compagnie delle Indie: cosa erano
Le Compagnie delle Indie erano società commerciali nate tra il XVI e il XVII secolo, create da Stati europei come Inghilterra e Olanda. Queste compagnie avevano il compito di gestire il commercio con l’Asia, in particolare con l’India e la Cina. Le Compagnie delle Indie avevano poteri molto ampi: potevano stipulare trattati, arruolare eserciti, battere moneta e amministrare territori. Il loro ruolo era centrale nel controllo delle rotte commerciali e nella gestione dei monopoli sulle merci pregiate, come le spezie. Queste compagnie sono state tra le prime multinazionali della storia e che il loro potere economico e politico era tale da influenzare le decisioni degli Stati di appartenenza.
Il paragone di Mattarella con le Big Tech
Nel suo intervento a Cernobbio, Mattarella ha dichiarato: “Le grandi piattaforme digitali rischiano di diventare le nuove Compagnie delle Indie”. Il presidente ha sottolineato come le aziende tecnologiche abbiano assunto un ruolo centrale nell’economia globale, con una capacità di influenza che ricorda quella delle storiche compagnie commerciali. Mattarella ha aggiunto: “Occorre evitare che si creino nuovi monopoli privati che sfuggono alle regole comuni”. Il capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sulla necessità di regole condivise e di un ruolo attivo delle istituzioni europee per garantire la concorrenza e la tutela dei cittadini.
Le reazioni e il dibattito sulle regole
Le parole di Mattarella hanno aperto un dibattito sul ruolo delle grandi aziende tecnologiche e sulla necessità di regolamentazione. Il presidente ha invitato l’Europa a non rinunciare al proprio ruolo di regolatore e garante dei diritti. Mattarella ha affermato: “L’Europa non può limitarsi a osservare, deve essere protagonista”. Le sue dichiarazioni sono state accolte con interesse dagli operatori economici presenti al Forum di Cernobbio. Il tema della regolamentazione delle Big Tech e del rischio di nuovi monopoli è stato al centro delle discussioni, con richiami alla storia delle Compagnie delle Indie come esempio di potere economico da bilanciare con regole condivise.