Intossicazione a Cosenza: cause e sintomi del botulino

Il 7 agosto a Diamante (CS), un uomo è morto e sette persone sono state ricoverate per sospetta intossicazione da botulino dopo aver mangiato panini con salsiccia e broccoli da un food truck. Sequestrato il mezzo, in corso le analisi.

Una grave emergenza sanitaria ha scosso la costa tirrenica calabrese. La Procura di Paola ha aperto un’inchiesta sul caso, dopo che un uomo di 52 anni è deceduto mentre si trovava in viaggio verso Napoli. Il 7 agosto, l’uomo aveva consumato un panino con salsiccia e broccoli acquistato da un venditore ambulante sul lungomare di Diamante, in provincia di Cosenza. Subito dopo il pasto ha avvertito sintomi preoccupanti e, durante il ritorno, si è fermato a Lagonegro (Potenza), dove è deceduto.

Non è l’unico caso: almeno sette persone si trovano ricoverate in ospedale a Cosenza per sospetta intossicazione alimentare da botulino. Tra loro, due diciassettenni, una donna di 42 anni e altri quattro individui hanno sviluppato sintomi simili dopo aver mangiato lo stesso panino. 

I sintomi lamentati includono annebbiamento della vista, nausea e vomito, elementi che hanno fatto attivare immediatamente i protocolli medici per sospetto botulismo. 

Per contrastare la possibile contaminazione, da Roma è in partenza un lotto di siero anti-toxina botulinica: una dose è pronta per l’uso immediato, mentre altre sei sono di riserva. Il ministero della Salute e il Consiglio Superiore di Sanità hanno coordinato il trasporto anche via eliambulanza. 

Le autorità sanitarie hanno disposto il sequestro del food truck coinvolto e bloccato preventivamente l’attività a titolo cautelativo. Campioni alimentari sono stati prelevati per analisi di laboratorio, mentre la Direzione Sanitaria di Cosenza ha convocato una conferenza stampa per aggiornare la cittadinanza sulle misure adottate.

Il botulismo: cause, sintomi e intervento

Il botulismo è una grave intossicazione alimentare causata dalla tossina del batterio Clostridium botulinum, uno dei veleni più potenti conosciuti. Questo batterio cresce in ambienti anaerobici e può proliferare in alimenti mal conservati, come conserve casalinghe, soprattutto se non trattati correttamente. 

La tossina agisce a livello della giunzione neuromuscolare, bloccando la liberazione di acetilcolina e determinando una paralisi flaccida. I sintomi includono visione doppia o sfocata, difficoltà a deglutire e parlare, debolezza muscolare e, nei casi più gravi, insufficienza respiratoria. Se diagnosticata e trattata tempestivamente, la prognosi può essere favorevole, ma senza intervento può risultare fatale. 

Il trattamento include:

  • Somministrazione di siero antitossina
  • Terapie di supporto, come ventilazione assistita e decontaminazione intestinale
  • Ricovero in terapia intensiva soprattutto nei casi gravi 

Raccomandazioni

La vicenda di Diamante rappresenta un grave campanello d’allarme. Pur in attesa dell’esito delle analisi di laboratorio, è fondamentale che:

  • Evita di consumare cibi da venditori non autorizzati o poco affidabili.
  • Non mangiare alimenti conservati in modo dubbio (sottovuoto, in barattoli artigianali, ecc.).
  • In caso di sintomi come nausea, vista offuscata o difficoltà a parlare/deglutire dopo un pasto, rivolgiti subito al pronto soccorso.
  • Segui sempre le norme igieniche nella preparazione e conservazione dei cibi.

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