Botulino, tre morti tra Calabria e Sardegna: indagini in corso e protocolli attivati

Tre persone sono morte tra Calabria e Sardegna a causa di intossicazione da botulino. Le autorità sanitarie hanno attivato i protocolli di sicurezza e sono partite le indagini. Dodici persone risultano ricoverate in condizioni stazionarie.

Tre persone sono morte tra Calabria e Sardegna per sospetta intossicazione da botulino. Le autorità sanitarie hanno attivato i protocolli di sicurezza e sono in corso accertamenti per chiarire la dinamica degli eventi. Dodici persone risultano ricoverate in condizioni stazionarie, secondo quanto riferito dalle fonti ospedaliere.

Le indagini e i primi sospetti

Secondo quanto riportato da Sky TG24, le indagini si stanno concentrando su alcuni barattoli di broccoli sott’olio acquistati da un ambulante. Gli inquirenti hanno sequestrato diversi vasetti e stanno effettuando analisi di laboratorio per verificare la presenza della tossina botulinica. Secondo alcuni rumors, sarebbero già stati individuati i primi indagati, ma non sono stati resi noti ulteriori dettagli sull’identità delle persone coinvolte. Ilfattoquotidiano.it riporta che i barattoli sarebbero stati venduti senza etichetta e senza indicazioni sulla provenienza.

Le condizioni dei ricoverati

L’ANSA riferisce che dodici persone sono attualmente ricoverate all’ospedale di Cosenza in condizioni stazionarie. I pazienti sono sotto osservazione e vengono sottoposti a terapie specifiche per contrastare gli effetti della tossina. Le autorità sanitarie hanno attivato i protocolli previsti in questi casi e stanno monitorando costantemente la situazione. Secondo quanto riferito dai medici, “le condizioni dei ricoverati sono stazionarie e non si registrano peggioramenti nelle ultime ore”.

Le misure sanitarie e i controlli

Le autorità hanno avviato controlli su tutto il territorio per individuare eventuali altri prodotti contaminati. Sono stati diffusi avvisi alla popolazione per evitare il consumo di conserve non etichettate o di dubbia provenienza. Secondo quanto riportato da Sky TG24, i protocolli sanitari sono stati attivati immediatamente dopo i primi casi sospetti. Le forze dell’ordine stanno collaborando con le autorità sanitarie per ricostruire la filiera dei prodotti coinvolti.

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