Un documentario dedicato a Stefano Gheller, attivista per il diritto al fine vita, è stato recentemente presentato a Vicenza e Bassano del Grappa. Il film ripercorre la vita e le battaglie di Gheller, scomparso nel febbraio 2024, attraverso testimonianze e immagini inedite.
La vita e l’impegno di Stefano Gheller
Stefano Gheller, originario di Cassola, ha vissuto gran parte della sua vita affrontando la distrofia muscolare, una malattia progressiva e degenerativa. Nonostante le difficoltà, ha dedicato il suo tempo e le sue energie alla promozione del diritto al fine vita, collaborando attivamente con l’associazione "Luca Coscioni". La sua determinazione lo ha portato a scrivere una lettera a Papa Francesco, esprimendo il desiderio di un incontro per discutere il tema del fine vita. Nella lettera, Gheller ha sottolineato l’importanza di un approccio comprensivo e misericordioso da parte della Chiesa verso coloro che, come lui, desiderano fare scelte consapevoli riguardo alla propria esistenza.
Il documentario: un tributo alla sua battaglia
Il documentario, proiettato in anteprima a Vicenza e Bassano del Grappa, offre uno sguardo approfondito sulla vita di Gheller. Attraverso interviste a familiari, amici e colleghi dell’associazione "Luca Coscioni", il film mette in luce il coraggio e la determinazione con cui Stefano ha affrontato la sua malattia e le sue battaglie per i diritti civili. Le immagini inedite e le testimonianze raccolte nel documentario offrono al pubblico una visione intima e toccante del percorso di Gheller, evidenziando l’importanza del dibattito sul fine vita nella società contemporanea.
Le parole della sorella Cristina
Cristina Gheller, sorella di Stefano, ha condiviso le sue emozioni riguardo al documentario e al ricordo del fratello. "Sono orgogliosa della sua battaglia e di come ha affrontato la vita con dignità e coraggio", ha dichiarato. Cristina ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di Stefano e di continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi a lui cari. "Questo documentario è un tributo al suo impegno e alla sua determinazione", ha aggiunto, esprimendo la speranza che la storia di Stefano possa ispirare altre persone a lottare per i propri diritti e per una società più giusta e inclusiva.
