Il Diavolo veste Prada 2: riprese a Milano e casting per 2.000 comparse

Il sequel del celebre film del 2006 arriva a Milano per girare alcune scene durante la Fashion Week, con un casting aperto per 2.000 comparse.

Il sequel del celebre film "Il Diavolo veste Prada" del 2006 sta per prendere vita con riprese programmate anche a Milano. La produzione ha annunciato l’inizio delle riprese nella città meneghina a partire dal 1° ottobre, con una durata prevista fino al 16 ottobre. La prima location scelta è l’elegante RG Showroom, simbolo dell’alta moda milanese.

Riprese a Milano durante la Fashion Week

Le riprese a Milano coincideranno con la Fashion Week, evento di risonanza internazionale che rende la città il palcoscenico ideale per un film incentrato sul mondo della moda. La produzione ha pianificato di girare una scena di grande impatto nel quartiere di Brera, coinvolgendo circa 900 persone. Questa scelta sottolinea l’importanza di Milano come capitale della moda e la volontà di conferire autenticità alle ambientazioni del film.

Casting per 2.000 comparse

Per le riprese milanesi, la produzione è alla ricerca di circa 2.000 comparse. I candidati ideali sono professionisti over 30 già attivi nei settori della moda, del design, della comunicazione o dell’organizzazione di eventi. Questa selezione mirata mira a garantire un’ambientazione autentica e credibile. Le comparse selezionate riceveranno indicazioni precise sullo stile da adottare durante le riprese; qualora il look non fosse ritenuto adeguato, il reparto costumi interverrà per assicurare la coerenza estetica richiesta.

Dettagli sul cast e la trama

Il cast originale del film del 2006 tornerà al completo: Meryl Streep riprenderà il ruolo di Miranda Priestly, Anne Hathaway quello di Andy Sachs, Emily Blunt sarà nuovamente Emily Charlton e Stanley Tucci interpreterà Nigel Kipling. Una novità nel cast è l’ingresso di Kenneth Branagh, premio Oscar, che interpreterà il marito di Miranda Priestly. La trama del sequel seguirà Miranda Priestly mentre cerca di mantenere la sua carriera nel mondo dell’editoria tradizionale, affrontando sfide legate al declino del settore e confrontandosi con il personaggio di Emily Blunt, ora dirigente di alto livello in un gruppo di lusso.

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