Robert Redford, icona del cinema americano, è scomparso all’età di 89 anni nella sua casa di Sundance, Utah. La sua carriera, iniziata negli anni ’60, lo ha visto protagonista di numerosi film che hanno segnato la storia del cinema. Ecco sette pellicole che rappresentano al meglio il suo talento e il suo impegno artistico.
A piedi nudi nel parco (1967)
Diretto da Gene Saks, questo film racconta la storia d’amore tra Corie e Paul, una giovane coppia di sposi che, dopo una luna di miele appassionata, si confronta con le differenze caratteriali che emergono nella vita quotidiana. Redford interpreta Paul, un avvocato conservatore, mentre Jane Fonda è Corie, una donna vivace e spontanea. La pellicola mette in scena le dinamiche di coppia con leggerezza e ironia, evidenziando come le diversità possano arricchire una relazione.
Butch Cassidy (1969)
Considerato uno dei migliori western della storia del cinema, "Butch Cassidy" vede Redford nel ruolo di Sundance Kid, al fianco di Paul Newman che interpreta Butch Cassidy. Diretto da George Roy Hill, il film narra le avventure dei due fuorilegge nel Far West americano. La chimica tra Redford e Newman, unita a una sceneggiatura brillante e a una colonna sonora memorabile, ha reso questa pellicola un classico intramontabile.
La stangata (1973)
In questo film, Redford veste i panni di Johnny Hooker, un giovane truffatore che, insieme al suo mentore Henry Gondorff (Paul Newman), organizza una complessa truffa ai danni di un potente gangster. Ambientato nella Chicago degli anni ’30, "La stangata" è un mix perfetto di suspense, humor e colpi di scena, che ha valso al film sette premi Oscar, tra cui quello per il miglior film.
Come eravamo (1973)
Diretto da Sydney Pollack, questo dramma romantico racconta la storia di Katie Morosky (Barbra Streisand), un’attivista politica, e Hubbell Gardiner (Robert Redford), uno scrittore di successo. Nonostante le differenze ideologiche e caratteriali, i due si innamorano e vivono una relazione intensa e tormentata. Il film esplora temi come l’amore, l’impegno politico e le sfide delle relazioni interpersonali.
I tre giorni del Condor (1975)
In questo thriller diretto da Sydney Pollack, Redford interpreta Joseph Turner, un analista della CIA che, tornando in ufficio dopo una pausa pranzo, scopre che tutti i suoi colleghi sono stati assassinati. Costretto a fuggire e a scoprire la verità, Turner si trova coinvolto in un intrigo internazionale che mette in discussione la moralità delle operazioni segrete. Il film è un avvincente mix di suspense e critica politica.
Tutti gli uomini del presidente (1976)
Basato su eventi reali, questo film diretto da Alan J. Pakula racconta l’inchiesta giornalistica che ha portato allo scandalo Watergate e alle dimissioni del presidente Richard Nixon. Redford interpreta Bob Woodward, mentre Dustin Hoffman è Carl Bernstein, i due giornalisti del Washington Post che hanno svelato la verità. La pellicola è un omaggio al giornalismo investigativo e alla ricerca della verità.
L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998)
In questo film, Redford non solo recita nel ruolo di Tom Booker, un uomo con un dono speciale nel comunicare con i cavalli, ma ne è anche il regista. La storia segue Grace, una giovane ragazza che, dopo un grave incidente a cavallo, si ritira con la madre in Montana per cercare l’aiuto di Booker. Il film esplora temi come la guarigione, la natura e la connessione tra esseri umani e animali.
Questi sette film rappresentano solo una parte dell’immenso contributo di Robert Redford al cinema. La sua capacità di interpretare ruoli diversi, unita al suo impegno come regista e attivista, lo ha reso una figura indimenticabile nel panorama cinematografico mondiale.