The Kolors: “A Sanremo cantiamo il primo approccio. La coreografia nasce in modo assurdo!”

Anche i The Kolors approdano a Casa Kiss Kiss a Sanremo. Il trio campano ha presentato Un ragazzo una ragazza, pezzo in verità nato prima di Italodisco. «L'embrione di questa canzone sì, ma Italodisco è nata a Napoli in una mezz'ora. Stavamo in studio spensierati, a fine tour. Mentre di questa c'era l'embrione, la prima parte del ritornello, poi andava sviluppata. Però, sì, nasce prima di Italodisco, ma non completamente.»

E la coreografia come nasce? «Non si può neanche chiamare coreografia! È un racconto fisico - racconta Stash - Dovete sapere che abbiamo lo studio/sala prove sotto casa mia. La batteria capita sotto la stanza dove dormono le bambine. Era notte fonda, dovevamo ripassare tutto, perciò suoniamo anche in cuffia, con le pelli silenziate e gli strumenti non amplificati. Io non avevo la voce col microfono, perciò loro non sentivano la voce. Per far capire dove ci trovavamo nella canzone, ho iniziato a fare quei movimenti. È finita sul palco dell'Ariston e sta girando ovunque questa cosa. Ma non è stata studiata.»

Ma il ragazzo e la ragazza di cui si parla nella canzone sanno di aver dato vita a una hit? «Sarebbe bellissimo conoscerli! Eravamo in Stazione Centrale a Milano, eravamo sul treno e stavamo per partire. I ragazzi erano giù a fumare una sigaretta, lui aveva un approccio un po' goffo, soprattutto in questo momento storico in cui il primo approccio è virtuale. Le storie, i commenti, i like, questi sono già segnali.»

Prosegue poi il leader dei Kolors: «Vedere la parte offline ci ha distratti, volevamo vedere che faceva. Questo episodio ci ha acceso una lampadina sul concetto del rompere il ghiaccio. Il titolo allude a una relazione, ma il pezzo non parla di quello. Raccontiamo la sensazione di rompere il ghiaccio quando tutto ti frena, ma devi fidarti del tuo istinto.»

Come ha rotto il ghiaccio Stash con la sua compagna? «Ho mentito spudoratamente. Eravamo in una libreria, ho sentito che cercava un libro che io non conoscevo minimamente. Ho capito che non c'era, sono andato e le ho detto "guarda che io ce l'ho, se vuoi ci scambiamo i contatti e te lo presto, l'ho già letto". E mi ha chiesto "Perciò ti piace Bukowski?" e ho iniziato a parlarne come se lo avessi letto tutta la vita, ma non l'ho mai letto.»

Ci racconta ancora il leader dei Kolors «Per il videoclip, in cui abbiamo messo su una classe di ginnastica come quelle che si seguivano un tempo in VHS, abbiamo chiamato Blanka, un'artista polacca, un altro paese in cui ha fatto successo Italodisco. Lei ha fatto l'Eurovision l'anno scorso. Le abbiamo chiesto di fare l'istruttrice nel video e questi giorni è in giro per Sanremo a fare la classe di danza come nel videoclip.»

Come stanno gestendo la prima accoglienza al brano? «Siamo felicissimi che si parlasse di un sound The Kolors. Per noi l'obiettivo più grande è avere un'identità sonora.»