Oggi è venuta a trovarci nei nostri studi di Casa Kiss Kiss la meravigliosa Giorgia che è stata accolta da Pippo Pelo e Adriana per svelarci qualche curiosità in più sulla canzone in gara al Festival.

Signori, la voce del Festival di Sanremo: Giorgia!
Devo dire che l’hai toccata piano…una presentazione discreta! Buongiorno!
Io sono molto emozionato perché l’altra sera ho pianto quando ti ho sentito cantare durante la prima serata del festival.
Questo perché sei un uomo molto sensibile alle belle canzoni ed evidentemente questa canzone ti ha toccato. Poi mi vuoi bene e sei di parte! Poi c’è una storia dietro, sono trent’anni di carriera e con il tempo ti rendi conto che non devi dare niente per scontato. Tu poi partecipi alla mia storia da sempre. Te ne sono grata per questi sentimenti che mi emozionano profondamente.
Allora Giorgia, che cosa hai messo in valigia per Sanremo? Penso che quella di un’artista che deve affrontare questo palco sia molto complicata.
Si, tanto che ho aspettato per farla perché non avevo voglia e l’ho fatta le ultime due ore. Ma sono stata brava quest’anno perché dopo 30 anni capisci che è inutile portare cose che non metterai. Poi di questi tempi abbiamo le stylist che ti portano quello che ti devi mettere. Quindi mi sono portata il pigiamino, la tuta, il calzino tattico, tutte cose per il comfort nella stanza d’hotel che non ho messo mai perché sto sempre in giro.
E una cosa a cui non hai rinunciato?
I miei incensi e purtroppo 150 creme perché un tempo ne portavi 2, adesso 150. Gli incensi al palo santo li ho portati perché mi aiutano a ricordarmi che esiste altro.
Il regolamento del festival dice che si arriva a Sanremo su invito del direttore artistico o presentando una canzone. Tu quest’anno sei arrivata su invito?
In realtà, no. Ho presentato una canzone. Del resto l’anno scorso avevo fatto la co-conduzione con Amadeus e penso che Carlo non immaginasse che io avessi voglia di tornare. Infatti, non era proprio previsto. Ho avuto un anno pieno e Sanremo non rientrava nelle proposte. Poi è arrivato questo pezzo che mi ha fatto sentire che finalmente avevo una canzone che univa il mio passato al presente e che poteva diventare una delle mie canzoni. È da tanto che cerco un pezzo che possa essere alla pari con i miei brani che sono tanto amati da essere nel mio repertorio. E quindi, quando abbiamo fatto il provino di questa canzone, l’ho fatta più mia possibile. Dunque, c’è stato anche un mio lavoro dietro. Qualcuno ha detto di farla sentire a Carlo Conti che ha apprezzato ed eccoci qua.
Ricollegandoci al titolo della tua canzone, cosa ti cura Giorgia?
Mi curo l’affetto e lo scambio sincero con le persone che mi dà tanta fiducia nell’essere umano perché a volte l’essere umano è talmente sciocco che me la toglie questa fiducia. Poi mi cura la musica. Ho una serie di canzoni che hanno un effetto buono e quindi ho una playlist per l’umore. E poi il gusto delle piccole cose.
Ma una come te fa fatica ad apprezzare le piccole cose, visto il rutilante mondo in cui ti trovi?
È meno rutilante di quanto pensi. In realtà, questo ti aiuta di più ad apprezzare quando sei a casa sul divano a guardare un film o i momenti in cui posso stare con la mia famiglia, che non sono tantissimi recentemente. Quelli sono momenti in cui mi dico “guarda che fortuna”.
Che dicono mamma e papà?
Li sento molto emozionati. Anche perché prima non dico niente. Nel senso che non li carico di responsabilità. Mio padre mi ha detto “Ho capito cosa hai fatto” perché dopo 30 anni rimettersi in gioco così non è facile. Da artista qual è mi ha detto di essersi reso conto del passo che ho fatto e gli era piaciuto tanto. Poi quest’anno gli piace pure la canzone. Mia madre è contenta del look, anche perché lei veste sempre di nero ed era felice che rispettassi questa tradizione familiare.
Anche Emanuel ti sta sostenendo tantissimo…
Emanuel è stupendo. Sembra un fan! Noi poi sappiamo la parte emotiva che c’è dietro queste cose. Quando arrivi sul palco sei talmente nudo che devi prepararti per quel momento e non sempre sei al massimo di te. Quest’anno è contento perché vede che riesco ad esprimermi bene. Pensava di riuscire a venire e quindi deve farsi perdonare con messaggi e post.
Ci saranno grandi concerti quest’estate?
Ci saranno. A giugno sarò alle Terme di Caracalla, a luglio al Teatro Greco di Siracusa e a Codroipo e poi a settembre alla Reggia di Caserta. E a dicembre andiamo nei palazzetti. Il disco nuovo intanto lo sto ancora costruendo.
E noi ti aspettiamo. Evviva Giorgia e grazie!
Grazie ed evviva a voi Adriana e Pippo Pelo!