Donald Trump torna sul palco dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con un discorso fiume che ha toccato sicurezza, immigrazione, energia e conflitti globali.
Il presidente degli Stati Uniti ha accusato l’Onu di “incoraggiare le migrazioni incontrollate” e ha definito l’Europa “invasa da illegali”. Nel mirino, in particolare, il sindaco di Londra Sadiq Khan, descritto come “terribile” e colpevole, a suo dire, di aver cambiato il volto della capitale britannica.
Sul fronte energetico, Trump ha chiesto all’Ue di “smettere immediatamente di acquistare petrolio russo”, definendo “imbarazzante” la dipendenza di molti Paesi europei da Mosca. “Se la Russia non vuole un accordo sull’Ucraina – ha avvertito – siamo pronti a nuove tariffe”.
Ampio spazio è stato dedicato anche ai conflitti internazionali. “In sette mesi ho messo fine a sette guerre che dicevano essere impossibili da fermare – ha dichiarato – ma non ho mai ricevuto una chiamata dall’Onu né un ringraziamento”.
Poi l’affondo sul clima: “Il cambiamento climatico è la più grande truffa globale mai messa in atto. Se continuate con l’energia verde, i vostri Paesi falliranno”.
Trump ha concluso con un appello patriottico: “Dobbiamo proteggere i nostri popoli, i nostri confini e le nostre tradizioni. Lavoriamo insieme per un mondo più ricco e in pace. Può succedere, succederà”.
Prima del presidente Usa era intervenuto il segretario generale Antonio Guterres, che aveva lanciato un allarme sulla fragilità del sistema multilaterale: “I principi delle Nazioni Unite sono sotto assedio, i pilastri della pace e del progresso stanno cedendo”.
Stasera alle 20 ora locale, sarà la premier italiana Giorgia Meloni a prendere la parola davanti all’assemblea.