Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato della pesca del tonno e delle relative problematiche in occasione del World Tuna Day. Per fare il punto è intervenuto Alessandro Buzzi del WWF.
Buongiorno, bentornato Alessandro! Il tonno è una specie in pericolo?
«Buongiorno! Allora, intanto occorre dire che la pesca del tonno è un fenomeno globale. Esistono quattro specie di tonno che popolano i mari tropicali e che dominano il mercato. Ogni anno ne vengono pescate circa cinque milioni di tonnellate, è un valore enorme. E non solo per il peso, ma anche dal punto di vista economico. Il tonno sostiene il reddito di milioni di persone ed è una fonte molto importante di nutrimento. Ovviamente, però, va anche considerato l’impatto che il tonno ha sull’ecosistema, questo è molto importante. Noi siamo abituati a pensarlo come una scatoletta sullo scaffale del supermercato, ma in realtà il valore, spesso molto basso, di una scatoletta che acquistiamo, è in realtà molto alto in termini di ciò che il tonno fornisce all’ecosistema. Sono i servizi ecosistemici che fornisce per la salute e di tutto il pianeta. Quindi anche nostra.»
Ricordiamolo: qual è l’importanza del tonno per i nostri mari?
«Essenzialmente il tonno, come tutti gli animali che popolano il mare, ha una funziona molto importante: sequestra il carbonio presente nel nostro pianeta, in mare in particolare; inoltre, grazie alle grandi migrazioni che è in grado di fare, anche verticalmente dalla superficie agli abissi, ridistribuisce i nutrienti nella colonna d’acqua. Ha un ruolo veramente fondamentale.»
È un po’ il “padre” di tutte le altre specie?
«Esatto. Quindi avere tonni non solo in mare, ma anche in quantità elevata, per fornire quei servizi ecosistemici di cui parlavamo, è fondamentale per la salute del mare.»
Allora ci sentiremo prossimamente anche per capire che soluzioni avete in mente come WWF, ma nel frattempo vi auguriamo buon lavoro e un Kiss Kiss a tutto il WWF!
«Grazie a voi!»