Al vertice di Parigi, convocato dal presidente francese Emmanuel Macron, 26 Paesi hanno annunciato nuove garanzie di sicurezza per l’Ucraina. L’incontro si è svolto in un clima di forte attenzione internazionale, con la partecipazione di numerosi leader europei. Tuttavia, alcune nazioni hanno subito chiarito i limiti del proprio impegno, escludendo la possibilità di inviare truppe sul terreno ucraino.
Le garanzie di sicurezza annunciate
Durante il summit, Macron ha dichiarato: “26 Paesi offrono garanzie di sicurezza a Kiev”. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano e Corriere della Sera, le garanzie includono il sostegno militare, la fornitura di armi e la cooperazione nella produzione di equipaggiamenti. L’obiettivo, secondo Macron, è rafforzare la capacità di difesa dell’Ucraina e sostenere il Paese contro l’aggressione russa. Le garanzie non prevedono automaticamente l’invio di truppe straniere, ma piuttosto un impegno coordinato su vari fronti, compresi il supporto logistico e la formazione delle forze ucraine.
La posizione di Italia e Polonia
Italia e Polonia hanno preso le distanze dall’ipotesi di invio di soldati in Ucraina. Il ministro degli Esteri italiano ha dichiarato: “Mai i nostri sul terreno”. Anche la Polonia ha ribadito la stessa posizione, sottolineando che il proprio contributo si limiterà al sostegno militare e logistico, senza coinvolgimento diretto di truppe. Altri Paesi hanno espresso riserve simili, preferendo concentrarsi su aiuti materiali e addestramento piuttosto che su un coinvolgimento diretto nei combattimenti.
Le reazioni internazionali e le prossime mosse
La Russia ha reagito con preoccupazione alle decisioni prese a Parigi, definendo l’iniziativa una “provocazione”. Il summit ha comunque segnato un nuovo passo nella cooperazione tra i Paesi europei a sostegno dell’Ucraina. Macron ha sottolineato: “L’unità europea è fondamentale in questo momento”. Le discussioni tra i partecipanti proseguiranno nelle prossime settimane per definire i dettagli operativi delle garanzie offerte.