No a sexy shop e negozi adibiti alla vendita di canapa o derivati nei pressi di chiese, scuole e luoghi di aggregazione a Sorrento. Lo stabilisce una recente ordinanza del sindaco Massimo Coppola al fine di “Garantire la tutela del pubblico decoro, del buon costume e dell’ordine pubblico”. Nel provvedimento del primo cittadino si specifica che “L’apertura sul territorio di esercizi commerciali come i sexy shop, unitamente a quelli che commercializzano prodotti e derivati dalla canapa possono ledere l’etica, la morale e la sensibilità dei residenti e dei turisti”.
Nell’ordinanza del 7 novembre una particolare attenzione anche ai minori rientranti in una fascia d’età fragile che si legge: “Deve essere tutelata riguardo allo sviluppo psico-fisico”. Il divieto, non assoluto, riguarda solo i cosiddetti luoghi sensibili, vale a dire chiese, cimiteri, ospedali, scuole di qualsiasi ordine e grado, teatri, cinema e parchi giochi. No anche alla vendita di articoli correlati a tali esercizi, congiuntamente a prodotti rientranti in altri settori merceologici e ogni forma di pubblicità.
Nel provvedimento si specifica che la distanza minima da mantenere, se si vuole aprire un sexy o un cannabis shop, è di duecento metri di camminamento pedonale. Ciò implica l’impossibilità di collocare esercizi commerciali di quel tipo nell’intero centro di Sorrento, chi volesse cimentarsi nel settore dovrà andare in periferia.