Di troppa sedentarietà si può anche morire Patologie cardiache e polmonari, cancro, diabete, Parkinson, Alzheimer, depressione e altre malattie neurodegenerative, le Ncd, malattie croniche non trasmissibili, uccidono sempre di più persone che trascorrono troppo tempo inattive. Con un costo per la sanità dei paesi interessati davvero elevato.
Il tema è diventato centrale nel corso del XXXVII Congresso della Federazione Medico Sportiva Italiana (Fmsi), dal titolo “Età biologica, età anagrafica 2.0. Una longevità in salute”. È stato calcolato, infatti, che le malattie non trasmissibili possono arrivare ad assorbire fino all’80% del budget sanitario. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), stima che tra 2011 e il 2030 sarà pari a 47mila miliardi di dollari. Nel conteggio entrano anche le spese sanitarie affrontate dalle famiglie.
Quanti sono i sedentari in Italia?
Gli italiani sedentari sono 16 milioni. Basterebbe ridurre dell’1% il numero, tra i 15 e i 74 anni, perché il valore aggiunto in termini di produttività e risparmio per il sistema Paese, oscillerebbe tra i 71 e 127 milioni di euro. Se si riuscisse a convincerli tutti a fare un po’ di sana attività fisica, i benefici toccherebbe tra i 5,9 e i 12,5 miliardi di euro.
Costi per la Sanità
In Italia, secondo uno studio svolto da Università Bocconi e Federazione Medico Sportiva Italiana, il valore medio raggiunge quota 128.500 euro. La soluzione sarebbe quella di puntare di più sulla prevenzione. C’è anche una ipotesi di spesa per il futuro, proiettata al 2030. Se, entro questa data, si decidesse di investire nel mondo 18 miliardi di dollari in più per interventi di prevenzione e salute pubblica, si genererebbero benefici economici per 27mila miliardi nei sette anni successivi e si eviterebbero almeno 39 milioni di morti dovuti alle malattie croniche non trasmissibili.