Rivello, piccolo borgo della Basilicata arroccato sulla valle del fiume Noce, è stato protagonista di una puntata di “Good Morning Kiss Kiss”. Il sindaco Franco Altieri ha raccontato in diretta le meraviglie del paese, tra storia, arte e tradizioni, invitando i radioascoltatori a visitare questo luogo suggestivo.
Rivello: un presepe tutto l’anno tra storia e spiritualità
Durante l’intervista su Radio KissKiss, il sindaco Franco Altieri ha descritto Rivello come “un presepe tutto l’anno”. Il borgo, situato in provincia di Potenza e immerso nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Valdagri Lagonegrese, si distingue per la sua posizione panoramica e il suo aspetto caratteristico. Altieri ha spiegato: “Sì, praticamente sì, è vero: è proprio un presepe”. Il percorso ideale per scoprire Rivello parte dal Belvedere Motta, prosegue verso la cappella omonima e scende fino alla cripta di San Nicola, famosa per essere la seconda più grande del Sud Italia dopo quella di Bari. “È una cripta veramente bella e importante, ed è nella parte più alta del paese”, ha sottolineato il sindaco.
Il centro storico di Rivello è ricco di chiese e cappelle: “Nel centro storico ce ne sono parecchie, tra chiese e cappelle. Sette sono praticamente visitabili, insomma, le teniamo aperte nei periodi di maggiore afflusso turistico. Alcune sono private, alcune sono in restauro, però complessivamente sono sedici; due sono chiese importanti”. Questa ricchezza architettonica riflette la storia del paese, diviso tra una parte greca e una latina, come ha ricordato Altieri: “Rivello era un paese greco nella parte inferiore, quindi di rito greco, e latino nella parte superiore”.
Palazzo Megale e il convento di San Antonio: tesori nascosti di Rivello
Tra i luoghi simbolo di Rivello spicca Palazzo Megale, descritto dai conduttori come “una sorta di castello”. Il sindaco ha svelato con ironia: “La verità è che è casa mia”. La conversazione si è soffermata anche sulle particolarità dell’edificio: “Ci sono anche quelle antiche, però lo abbiamo un po’ modernizzato. L’importante è che uno se le dimentichi e poi debba tornare qua. Sì, sì, c’è il battiponno”.
Un altro gioiello del borgo è il convento di San Antonio, “un po’ il fiore all’occhiello del paese”, come lo ha definito Altieri. Il convento, risalente alla fine del 1500, è affrescato da Todisco padre e figlio. “Nella sala dell’Ultima Cena c’è appunto un’Ultima Cena di Todisco padre, di fine 1500. Il chiostro è tutto affrescato nei primi anni del 1600”, ha raccontato il sindaco. Il convento ospita anche una mostra archeologica che testimonia l’antichità di Rivello: “Al piano superiore ci sono tre sale che presentano proprio i nostri ritrovamenti, quelli sulla città, perché Rivello era una città enotria, quindi del VI-VII secolo a.C.”.
Tradizioni e sapori: il focarazzo e la polenta con i termini
L’intervista si è conclusa con un viaggio nelle tradizioni gastronomiche e popolari di Rivello. Il sindaco ha confermato la presenza del “focarazzo”, il grande falò che si accende la notte di Natale: “Sì, il 24 sera, in più posti: San Costantino a Vignale, ma anche nel centro storico, proprio nel Largo San Mansueto, di fronte a casa mia, Palazzo Megale, ci sarà questo focarazzo che durerà tre giorni e poi sarà un po’ animato anche da giochi di luce”.
Tra i piatti tipici, Altieri ha citato la “polenta con i termini”: “La polenta con i termini, sì, si usa: è un piatto tradizionale, ma anche di uso quotidiano. In realtà è un borgo proprio vicino a noi; un tempo eravamo un unico comune, Rivello-Nemoli. A Nemoli è proprio il posto della polenta”. Il sindaco ha poi invitato tutti a visitare Rivello e a scoprire le sue tradizioni: “Siete un paese stupendo: avete 40.000 chiese; siete praticamente quattro anime, ma avete 700 frazioni. Faremo il giro di tutto il paese e mangeremo in ogni casa, soprattutto a Palazzo Megale”.
