Proteste in Turchia: studenti in piazza dopo l’arresto del sindaco Imamoglu

Centinaia di studenti manifestano in Turchia contro l'arresto del sindaco Imamoglu, tra tensioni con la polizia e ripercussioni economiche.

La protesta degli studenti

Centinaia di studenti sono scesi in piazza in diverse città della Turchia per protestare contro l’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. Le manifestazioni, iniziate già subito dopo la notizia dell’arresto, hanno visto una partecipazione massiccia di giovani che chiedono il rilascio immediato del sindaco e denunciano quella che considerano una minaccia alla democrazia nel paese. “La nostra voce deve essere ascoltata, non possiamo accettare che la democrazia venga calpestata in questo modo”, ha dichiarato uno degli studenti presenti alla manifestazione di Istanbul. Le proteste si sono svolte in un clima di tensione, con la polizia che ha cercato di disperdere i manifestanti usando gas lacrimogeni e cannoni ad acqua.

Tensioni con la polizia

Le manifestazioni hanno portato a scontri tra studenti e forze dell’ordine in diverse città. La polizia avrebbe arrestato diversi manifestanti, mentre altre fonti parlano di un numero limitato di fermi. “Non ci fermeremo finché non verrà fatta giustizia”, ha affermato un altro studente, sottolineando la determinazione dei giovani a continuare la loro lotta. Le autorità turche, dal canto loro, hanno giustificato l’intervento della polizia come necessario per mantenere l’ordine pubblico, ma le immagini degli scontri hanno fatto il giro del mondo, suscitando preoccupazione a livello internazionale.

Impatto economico

Le proteste hanno avuto ripercussioni anche sul piano economico. La Borsa di Istanbul ha registrato un calo del 3% nel corso delle ultime ore, un segnale di instabilità che preoccupa gli investitori. “La situazione è delicata e potrebbe avere conseguenze a lungo termine sull’economia del paese”, ha commentato un analista finanziario. Gli osservatori internazionali stanno monitorando con attenzione l’evolversi della situazione, mentre le autorità turche cercano di rassicurare i mercati e la comunità internazionale sulla stabilità del paese. Le proteste, tuttavia, continuano a crescere, alimentate dalla rabbia e dalla frustrazione di una parte significativa della popolazione che chiede un cambiamento.

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