Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di film e critica cinematografica con Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.

Buongiorno Laura, benvenuta! C'è fermento intorno al cinema e alle serie tv. Quali sono i criteri con cui scegliete i migliori film da premiare?

«Buongiorno! Noi siamo un gruppo che è il direttivo dell'associazione, che è gloriosa. Abbiamo ereditato un compito moto importante. Intanto, vediamo i film tutto l'anno, poi ci sono scremature, riunioni. Si arriva a scegliere il meglio e non con un gusto personale da critici, ma con un'attenzione anche sui piccoli fenomeni della stagione. Abbiamo fatto, quindi, della candidature ricche di film grandi e piccoli, sono i film necessari. Quest'anno, ci sono dei titoli partiti da Venezia fino ai titoli usciti in sala che sono stati presentati al festival di Cannes. Per esempio, gli ultimi sono Rapito di Marco Bellocchio e Il Sol dell'Avvenire di Nanni Moretti. Però, siamo partiti da lontano, perché c'è un anno nel quale lavoriamo molto e ci sono delle riunioni in cui decidiamo anche solo su una scenografia o dei costumi.»

Vi è capitato mai di scontrarvi?

«Lo scontro è il sale. Siamo un gruppo di sette persone operative più due. Però, poi, sentiamo molto anche tutti i colleghi, che queste scelte le votano in un referendum che ha la tradizione notarile. Cioè, è una notaia che ci segue, il voto è formalmente segreto, ma potrebbe essere pubblico senza problemi. Naturalmente, vince chi ha più voti, quindi potrebbe succedere anche che si vinca per un voto.»

Quante volte guardate un film prima di tirare fuori il vostro giudizio? Una volta e via, di primo acchito, oppure state lì a riguardarlo?

«A volte è buona la prima. Ma per ricordare tante sfumature particolari lo riguardiamo. A volte possiamo rivederlo con un link per guardare delle cose che ci incuriosiscono particolarmente. Questo lo facciamo, per esempio, sui documentari, che hanno un loro palmarès, quest'anno ha vinto un bellissimo documentario su Sergio Leone di Francesco Zippel. Lo facciamo sui cortometraggi, ne abbiamo visti quasi 200. Spesso nei corti si trova la storia di qualcuno che diventerà un regista importante.»

L'appuntamento è stasera coi Nastri d'Argento. Complimenti per il vostro lavoro. Grazie Laura!

«Grazie a voi!»