Polonia abbatte droni russi: “Atto di aggressione”, chiusi aeroporti

La Polonia ha abbattuto droni russi entrati nel proprio spazio aereo. Le autorità parlano di "atto di aggressione" e hanno chiuso temporaneamente alcuni aeroporti per motivi di sicurezza.

La Polonia ha annunciato di aver abbattuto diversi droni russi che avevano violato il proprio spazio aereo. L’episodio ha portato alla chiusura temporanea di alcuni aeroporti e a una forte reazione da parte delle autorità polacche, che hanno definito l’accaduto un “atto di aggressione”.

Droni russi abbattuti nello spazio aereo polacco 

Secondo quanto riportato dalle autorità polacche, nella notte tra il 9 e il 10 settembre alcuni droni provenienti dalla Russia sono entrati nello spazio aereo della Polonia. I militari hanno intercettato e abbattuto i velivoli senza pilota. Il ministero della Difesa ha dichiarato: “Abbiamo abbattuto diversi droni russi che hanno violato il nostro spazio aereo”. Le autorità hanno sottolineato che l’operazione si è svolta in modo rapido e coordinato.

Reazione delle autorità polacche 

Il governo polacco ha definito l’incursione dei droni un “atto di aggressione”. Il portavoce del governo ha affermato: “Non tollereremo violazioni del nostro spazio aereo”. Le autorità hanno convocato una riunione d’emergenza per valutare la situazione e rafforzare le misure di sicurezza ai confini. Il ministero degli Esteri ha chiesto spiegazioni ufficiali a Mosca sull’accaduto.

Chiusura temporanea degli aeroporti 

A seguito dell’incidente, le autorità polacche hanno deciso di chiudere temporaneamente alcuni aeroporti, tra cui quello di Varsavia. Secondo quanto riportato da Teleborsa, “le operazioni di volo sono state sospese per motivi di sicurezza”. I voli sono stati cancellati o dirottati verso altri scali. Le autorità hanno comunicato che la situazione è sotto controllo e che gli aeroporti riapriranno non appena saranno garantite le condizioni di sicurezza.

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