Onu: dichiarata la carestia a Gaza, allarme per 132.000 bambini a rischio

L'Onu ha dichiarato ufficialmente la carestia a Gaza. Secondo le Nazioni Unite, la fame sarebbe usata come arma. Allarme per la situazione dei bambini.

L’Onu ha dichiarato ufficialmente la carestia nella Striscia di Gaza. Secondo le Nazioni Unite, la situazione umanitaria è estremamente grave e migliaia di persone, in particolare bambini, sono a rischio. Le agenzie internazionali hanno lanciato un nuovo allarme sulla mancanza di cibo e sulle condizioni della popolazione.

Carestia a Gaza: la dichiarazione dell’Onu

 Secondo quanto riportato dalle agenzie, le Nazioni Unite hanno dichiarato che a Gaza è in corso una carestia. L’Onu ha sottolineato che “la fame è promossa dai leader di Israele come arma di guerra”. L’organizzazione ha aggiunto che la situazione è peggiorata nelle ultime settimane e che la popolazione civile è la più colpita. La dichiarazione ufficiale di carestia è arrivata dopo una valutazione congiunta di diverse agenzie umanitarie.

Allarme per i bambini: 132.000 a rischio 

Le agenzie delle Nazioni Unite hanno lanciato un allarme per la situazione dei bambini a Gaza. Secondo l’Unicef, “sono almeno 132.000 i bambini a rischio immediato di morte per fame o malnutrizione grave”. L’agenzia ha spiegato che la mancanza di cibo, acqua potabile e cure mediche sta aggravando la crisi. “La situazione è disperata e peggiora di giorno in giorno”, ha dichiarato un portavoce dell’Unicef. Le strutture sanitarie locali non riescono più a far fronte all’emergenza.

Le reazioni e le accuse 

L’Onu ha accusato i leader israeliani di utilizzare la fame come arma di guerra. “La fame è promossa dai leader di Israele come arma”, si legge in una nota delle Nazioni Unite. Israele, avrebbe respinto le accuse, sostenendo di non ostacolare l’ingresso degli aiuti umanitari. Tuttavia, le organizzazioni internazionali continuano a denunciare difficoltà nell’accesso agli aiuti e nella distribuzione del cibo alla popolazione civile.

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