Meteo, brucia ancora il sud, la conta dei danni del maltempo al nord

Il sud colpito dal caldo rovente e dagli incendi, il nord devastato da piogge e temporali. Sono le due facce della stessa medaglia -quella del cambiamento climatico- che in Italia si sta manifestando in tutta la sua imponenza.

Continua a bruciare la Sicilia. I roghi, dopo una notte d’intensa lotta contro il fuoco, non sono esauriti a Palermo e dintorni e -questa mattina- nuovi focolai sono divampati sulle colline attorno al capoluogo siciliano. In diverse aree sono tornati a volare i Canadair, divorati decine e decine di ettari di bosco e macchia mediterranea. A fuoco anche la riserva naturale di Pergusa, in provincia di Enna. Nel catanese le fiamme hanno attaccato la pineta di Nicolosi e la Timpa di Acireale. Tre le vittime sull’isola, migliaia le persone temporaneamente sfollate. Roghi anche in Calabria, Abruzzo e Puglia, a San Cataldo (LE) evacuati per precauzione un centinaio di bagnanti, a Vieste (FG) oltre duemila persone trasferite da tre strutture ricettive in scuole e impianti sportivi messi a disposizione dal comune fino al termine dell’emergenza.

Al nord, intanto, continua il lavoro dei vigili del fuoco a ventiquattr’ore dall’ultimo nubifragio che ha colpito Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La situazione a Milano e nell’hinterland sta lentamente tornando alla normalità. Non si registrano ulteriori feriti e le metropolitane funzionano regolarmente. Qualche problema in più per i tram a causa dei molti alberi caduti, si stanno liberando le strade. Ma è anche tempo della conta dei danni. Il presidente della Regione, Fontana riferisce che il violento temporale di lunedì ha provocato danni per oltre 41 milioni di euro. Il governatore del Veneto, Zaia stima in un centinaio di milioni di euro i danni. Le cifre sono state formalizzate e trasmessa alla presidente del consiglio Meloni, ai ministri e al capodipartimento della Protezione Civile, Curcio con la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale.

Sul fronte più strettamente meteorologico, si segnalano ancora nubi compatte con rovesci e temporali sulla Pianura Padana centro-orientale e sul resto della Romagna, in successiva estensione alle aree costiere di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ma il maltempo è destinato ad esaurirsi gradualmente con aperture sempre più ampie. Al sud scendono le temperature, anche di diversi gradi.

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