Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto in collegamento con noi l’esperto digitale Matteo Flora per farci spiegare meglio come funziona la nuova legge contro il pezzotto e la trasmissione illegale di contenuti audiovisivi.
Stamattina stiamo parlando di diritti tv e della legge antipezzotto. L’ultima volta che ne abbiamo parlato la norma era appena stata varata con sanzioni penali e amministrative ed era diventato operativo anche il sistema Piracy Shield dell’Agcom che bloccava tutto. Dopo pochi mesi si parla già di Piracy Shield 2.0 e della nuova legge antipezzotto. Per capire meglio abbiamo in diretta con noi l’esperto digitale Matteo Flora. Buongiorno Matteo!
Ciao, buongiorno!
Ti volevamo chiedere della legge antipezzotto. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su cosa rischia chi guarda e chi trasmette.
Chi trasmette rischia una serie di problematiche che possono arrivare fino al carcere. Chi invece lo usa rischi sanzioni che possono andare dai 150 a migliaia di euro. C’è un però. Al contrario della vecchia norma, questa nuova dà un po’ più di compiti ai provider di connettività che sono quasi obbligati a segnalare i loro clienti che fanno uso di questo tipo di tecnologia. Quindi cambia molto. Perché se prima dovevi cercarli a uno a uno i clienti, adesso è il mio provider che manda l’elenco di chi sta usando questi servizi.
Hanno fatto il cosiddetto scaricabarile.
Hanno responsabilizzato le piattaforme che in caso di non ottemperanza, hanno anche loro una serie di sanzioni che possono arrivare al carcere ed hanno obbligato tutti i servizi di connettività a nominare un responsabile legale in Italia.
Chi invece guarda innocentemente attraverso questi sistemi gli eventi sportivi cosa rischia? Per esempio se io vado a casa di un amico che sta guardando un programma con il “pezzotto” e non lo so, sono a rischio anch’io?
L’innocenza di chi saltuariamente guarda qualcosa a casa di qualcun altro la darei per scontata. Diverso è chi invece sottoscrive uno o più abbonamenti per il pezzotto. Il quel caso ci sono sanzioni che possono diventare di parecchie migliaia di euro e che secondo le ultime novità potrebbero arrivare quasi automaticamente, perché se il mio provider mi segnala, le sanzioni arrivano direttamente come una multa.
Quindi se io uso il mio pezzotto con la linea Internet di un mio amico, il responsabile è lui?
Non è così automatico, ma la persona segnalata è proprio l’altra persona.
Si parla anche tanto di VPN. E chi dice che chi ha la VPN è già mezzo colpevole è forse troppo ortodosso? In fondo la VPN si può usare anche per altre ragioni, tra cui la sicurezza.
Non solo. Tutti i miei dipendenti delle varie società sono diventati dei sospettati perché la VPN è necessaria per connettersi da noi in ufficio. In realtà, credo che la ratio dietro la norma sia che ci sono effettivamente dei servizi di VPN che nascono quasi in abbonamento legato ad alcuni pezzotti. Ma si, letta così fa riflettere e non in bene.
Tutte queste novità ci fanno pensare che si è aperto un mondo e sicuramente ci risentiremo.
Si è aperto un mondo di responsabilizzazione dei servizi che è un trend globale e non solo europeo. Non so quanto efficace sarà sul pezzotto, ma so che ci sono tutta una serie di problematiche che probabilmente rivedremo quando bloccheranno servizi che con il pezzotto hanno poco a che fare.
Ci aggiorniamo e ti ringraziamo per essere stato con noi Matteo!
Grazie a voi!