Israele, sì a pause umanitarie a Gaza, a Roma svastiche sui muri del Ghetto

Un primo spiraglio nel conflitto in Medioriente: Israele dice no ad una tregua, ma concede brevi pause umanitarie di quattro ore per consentire ai palestinesi di spostarsi verso il sud della Striscia di Gaza dove arrivano i rifornimenti di acqua e cibo. Oltre 150mila i civili che hanno intrapreso il cammino negli ultimi due giorni, sfruttando il corridoio di sicurezza ed entro breve -a quanto si apprende- se ne dovrebbe aprire un altro. “Non cerchiamo di conquistare, occupare o governare Gaza” assicura il primo ministro israeliano Netanyahu. “Ma dobbiamo distruggere Hamas per il bene di tutti ed evitare che quanto accaduto il 7 ottobre possa succedere di nuovo”.

L’esercito afferma di avere il controllo dell’area a nord di Gaza e di avere espugnato due roccaforti del gruppo armato palestinese: i nascondigli erano vicino a due ospedali, negli attacchi si contano sei morti. La Jihad islamica fa sapere di essere pronta a rilasciare due ostaggi (un’anziana e un ragazzino) e ha diffuso un video dove accusano Netanyahu. “Crudele propaganda psicologica” la definiscono a Tel Aviv che non ha trasmesso le immagini.

Il presidente francese Macron, dal Forum della Pace di Parigi, chiede alle parti un cessate il fuoco, la protezione dei civili e la liberazione degli ostaggi. Anche per il ministro degli esteri, Antonio Tajani, dialogo e diplomazia devono prevalere sulla violenza e sul conflitto: “L’Italia considera di vitale importanza rafforzare il sostegno all’Anp”.

Intanto si moltiplicano in Europa e nel mondo gli episodi di antisemitismo che non risparmiano neppure il nostro paese: a Roma scritte e graffiti sui muri del ghetto. “Un atto ignobile che offende la città e la memoria” ha detto il sindaco Gualtieri. Per la senatrice a vita Liliana Segre: “Contro l’antisemitismo occorre un’azione decisa delle istituzioni e della politica, va fermata la spirale di odio e violenze”.

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