Il Parlamento greco ha approvato una legge che consente di lavorare fino a 13 ore al giorno, combinando due diversi impieghi. La misura è stata sostenuta dal governo, mentre i sindacati hanno espresso forte contrarietà, organizzando scioperi e manifestazioni contro il provvedimento.
Nuove regole sul lavoro
La legge prevede che i lavoratori possano svolgere due lavori diversi nello stesso giorno, arrivando così a un massimo di 13 ore lavorative. La norma introduce anche la possibilità di una settimana lavorativa di sei giorni in alcuni settori. Il governo ha spiegato che la riforma punta a “modernizzare il mercato del lavoro” e a “combattere il lavoro nero”. Il ministro del Lavoro Adonis Georgiadis ha dichiarato: “La legge protegge i lavoratori e offre più flessibilità”.
Le proteste dei sindacati
I sindacati hanno criticato duramente la legge, sostenendo che peggiora le condizioni dei lavoratori. Sono stati organizzati scioperi e manifestazioni in tutto il Paese. I rappresentanti sindacali hanno affermato che la nuova normativa “aumenta lo sfruttamento” e “mina i diritti acquisiti”. Alcuni lavoratori hanno partecipato a cortei nelle principali città greche, chiedendo il ritiro della legge.
Le motivazioni del governo
Il governo ha difeso la riforma, spiegando che l’obiettivo è quello di “adattare la Grecia agli standard europei” e “favorire la crescita economica”. Il ministro Georgiadis ha sottolineato che “nessuno sarà obbligato a lavorare 13 ore al giorno” e che la legge “offre più opportunità a chi vuole lavorare di più”.