Gaza: gli USA chiedono un incontro diretto con Hamas per la fine della guerra

Gli Stati Uniti cercano un dialogo diretto con Hamas per porre fine al conflitto a Gaza e discutere il rilascio degli ostaggi.

Gli Stati Uniti cercano un dialogo diretto con Hamas

Gli Stati Uniti hanno espresso la volontà di avviare un dialogo diretto con Hamas per porre fine alla guerra in corso a Gaza. Secondo quanto riportato da diverse fonti, l’obiettivo principale di Washington è discutere il rilascio degli ostaggi americani detenuti da Hamas. “Vogliamo un incontro diretto con Hamas per affrontare la questione degli ostaggi e lavorare verso una tregua duratura”, ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato americano. La richiesta di un incontro diretto rappresenta un cambiamento significativo nella politica statunitense, che finora ha evitato contatti diretti con il gruppo considerato terroristico dagli USA.

La situazione umanitaria a Gaza

Nel frattempo, la situazione umanitaria a Gaza continua a peggiorare. Secondo il manifesto, oltre 420.000 persone sono state sfollate a causa del conflitto, e molti bambini soffrono di malnutrizione. Le organizzazioni umanitarie hanno lanciato l’allarme sulla crescente crisi alimentare e sanitaria nella regione. “La situazione è disperata, e abbiamo bisogno di un immediato cessate il fuoco per fornire aiuti umanitari essenziali”, ha affermato un rappresentante di un’organizzazione non governativa attiva sul campo. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per alleviare le sofferenze della popolazione civile.

Le reazioni di Hamas e Israele

Hamas ha risposto alla richiesta degli Stati Uniti con cautela, sottolineando che qualsiasi dialogo deve rispettare i diritti del popolo palestinese. “Siamo pronti a discutere, ma non accetteremo condizioni che ignorano le nostre legittime richieste”, ha dichiarato un portavoce di Hamas. Dall’altra parte, Israele continua le sue operazioni militari nella Striscia di Gaza, sostenendo che sono necessarie per garantire la sicurezza nazionale. “Non possiamo fermarci finché non avremo eliminato la minaccia terroristica”, ha affermato un portavoce del governo israeliano. La situazione rimane tesa, con entrambe le parti che mantengono posizioni ferme mentre la comunità internazionale cerca di mediare una soluzione pacifica.

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