Foto compromettenti e Deepfake: l’allarme in Italia secondo Alessandro Longo su Radio Kiss Kiss

L'esperto tech Alessandro Longo spiega in diretta a Radio Kiss Kiss come funzionano i deepfake, i rischi per le celebrità e le nuove leggi italiane contro la diffusione di immagini create con l'intelligenza artificiale.

Negli ultimi mesi, l’Italia si trova al centro di un acceso dibattito sull’uso improprio dell’intelligenza artificiale, in particolare per la creazione di foto compromettenti e deepfake. Durante la trasmissione Good Morning Kiss Kiss, l’esperto tech Alessandro Longo ha spiegato come funzionano questi fenomeni, quali rischi comportano e quali strumenti legali sono oggi disponibili per difendersi.

Deepfake e foto compromettenti: come funziona il fenomeno

Durante l’intervista su Radio Kiss Kiss, Alessandro Longo ha illustrato come i deepfake e le immagini compromettenti vengano realizzati e diffusi online.

“Negli ultimi tempi stanno emergendo diversi casi. Questo è il terzo, dopo i siti Mia Moglie e Fica con piaccia, di cui abbiamo già parlato. Ogni volta la vicenda esplode perché un’attrice, una celebrità o comunque una donna famosa scopre di essere comparsa su uno di questi siti. Il volto reale viene applicato su corpi nudi che non le appartengono, creando immagini false generate con l’intelligenza artificiale. In altri casi, il volto vero viene sovrapposto al corpo di un’altra donna. Si crea così il cosiddetto deep nude, cioè un tipo di deepfake: immagini create artificialmente che simulano una persona reale.”

Longo ha aggiunto che il fenomeno non riguarda solo le immagini statiche, ma anche i video:

“Non si parla solo di foto. Purtroppo anche i video possono essere manipolati. La cosa più inquietante è che oggi chiunque può farlo: basta inserire alcune parole chiave nei chatbot o nei generatori di immagini. Ad esempio, Grok Image — il sistema collegato al chatbot di Elon Musk — permette già di aggirare alcune barriere di sicurezza con semplici istruzioni, chiamate prompt.”

I rischi per le celebrità e per le persone comuni

Secondo Longo, le prime vittime di questi fenomeni sono spesso personaggi famosi:

“Ogni volta che viene scoperto un caso, è quasi sempre perché un’attrice o una donna conosciuta trova la sua immagine su questi siti e la vicenda diventa pubblica.”

Tuttavia, anche le persone comuni non sono al sicuro.

“All’inizio prendono di mira le celebrità, ma poi arrivano anche alle persone comuni. Non si tratta solo di pornografia: ci sono truffe molto pericolose. Per esempio, può arrivare un messaggio o un video in cui qualcuno imita la voce o il volto di un parente, dicendo: Mamma, sono nei guai, fammi un bonifico. Sono truffe che oggi, con l’intelligenza artificiale, diventano sempre più credibili. In alcuni casi all’estero sono stati ingannati anche dirigenti d’azienda o segretarie con video falsi. È un campo che si sta evolvendo rapidamente, e bisogna prestare molta attenzione.”

Longo mette dunque in guardia: le truffe digitali stanno diventando sempre più sofisticate e sfruttano immagini, voci e video creati artificialmente, rendendo difficile distinguere ciò che è autentico da ciò che non lo è.

Le nuove leggi italiane contro i deepfake

Durante la trasmissione, Longo ha spiegato anche quali strumenti legali sono oggi disponibili in Italia per difendersi dalla diffusione di deepfake e immagini non consensuali.

“Oggi bisogna denunciare. In Italia esiste finalmente un reato specifico legato alla diffusione di immagini false create con l’intelligenza artificiale. Si aggiunge a quello che già conoscevamo, la diffamazione. Se io pubblico o condivido un’immagine non consensuale e manipolata, sto commettendo un reato: posso rovinare la reputazione di una persona, anche solo insinuando situazioni sconvenienti. È importante saperlo.”

L’esperto ha poi sottolineato l’importanza della recente legge entrata in vigore il 10 ottobre:

“È la prima legge nazionale sull’intelligenza artificiale in Europa. Dovremmo prenderla come esempio e rafforzarla a livello europeo, perché su questi temi serve un fronte comune.”

Longo ha concluso ricordando che, anche se per ora le principali vittime restano le celebrità, il rischio per le persone comuni è in forte aumento, soprattutto a causa delle nuove truffe digitali.

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